Il raffinato ritorno di Cammariere

E’ di pochi giorni l’ultimo lavoro del “cantautore piccolino”: Sergio Cammariere. A tre anni di distanza da “Il pane, il vino e la visione”, esce “Carovane”, titolo scelto come chiaro riferimento all’alchimista di Paulo Coelho L’artista calabrese, cugino di Rino Gaetano, non delude. Oramai il suo nome è un vero e proprio marchio di qualità per la musica nostrana. Tredici pezzi per godere dei suoni del suo incantevole piano, che con le parole scritte da Roberto Kunstler, crea un mix esilarante. Per questo nuovo album manca al sax Fabrizio Bosso, un elemento di spessore per i precedenti lavori dell’artista crotonese che preferisce avvalersi Javer Girotto, anche lui ottimo elemento. Luca Bulgarelli al contrabbasso, Amedeo Ariano alla batteria, Bruno Marcozzi alle percussioni, tutti accompagnati dalle suggestive sonorità dell’orchestra DIMI. Le musiche hanno melodie alquanto tranquille che si alternano in pochi tratti con suoni rock, su uno sfondo di bossanova, come è possibile ascoltare nel brano “Non c’è più limite”. Si vola con la fantasia ascoltando “Varanasi e “La forcella di rabdomante”, per finire nel jazz purissimo, in perfetto stile Paolo Conte, di “Paese di finti”. Splendida la ballata di “Storia di un tale”. Piacevolissima, quasi come se si ascoltasse una filastrocca, “Tre angeli”. Gli ingredienti del tutto esaurito per il Carovane Tour 2009/10 ci sono tutti. Ancora da definire le date. Unica tappa sicura prevista a Gorizia per l’11 Marzo 2010, dove salvo smentite, la band di Fabrizio Bosso potrebbe accompagnare Cammariere, facendo rivivere “Dalla pace del mare lontano”, l’album più significativo dell’artista.