Giudizi, verdetti, e la “Z” di Zlatan

Lo sport è fatto di giudizi e verdetti, che arrivano alla fine di stagioni tormentate, dominate o sofferte.
Il fine settimana sportivo si era aperto col giudizio del Tas, il Tribunale di Arbitrato Sportivo di Losanna che ha accolto l’appello di Oscar Pistorius, velocista che corre con due protesi di carbonio e al quale era stato in un primo momento vietato di partecipare alle Olimpiadi tra i normodotati.
L’atleta australiano può così realizzare il suo sogno, ma prima deve qualificarsi per partecipare ai Giochi di Pechino che si svolgeranno in agosto.
Anche il “rettangolo verde” della Serie A ha espresso il suo giudizio: nonostante una Roma mai doma, è l’Inter a vincere lo scudetto numero sedici della sua storia.
E’ stato Ibrahimovic, tornato dopo una lunga assenza, a porre il sigillo finale sul campionato, con una doppietta che ha dato la vittoria dei nerazzurri, firmando anzi, marchiando con due “zeta” la gara con il Parma che retrocede in B assieme ad Empoli e Livorno.
Il Napoli chiude la stagione all’ottavo posto e con una sconfitta, che non rovina l’ottima stagione dei partenopei.
Weekend memorabile anche per Valentino Rossi, che esulta per la vittoria della “sua” Inter e per aver conquistato la novantesima vittoria in carriera, eguagliando il primato di Angel Nieto, un altro grande campione.
Il “dottore” stravince la gara di Le Mans, facendo il vuoto dietro di sé e portandosi in testa al Mondiale.
Onore, quindi, ai vinti. E gloria ai vincitori.

 

(A. V.)