Foo Fighters. Il rock è ancora vivo

Dopo quattro anni di silenzio ritornano le schitarrate rock dei Foo Fighters. Riecco Dave Grohl e company con l’album “Wasting light”, uscito lo scorso 12 aprile, e che ha già raggiunto la vetta della Billboard 200. La prima nota interessante è la registrazione del disco, avvenuta nel garage della villa di Grohl: si è infatti voluto rinunciare a qualsiasi artificio digitale per dare libero spazio all’autenticità dell’analogico.

In sala comandi la presenza di Butch Vig, già produttore di “Nevermind” dei Nirvana, che ha aiutato a dare quella calma fondamentale per la buona riuscita dell’album, come afferma lo stesso Grohl.

Quindi una sorta di ritorno al passato, sostenuta anche dalla collaborazione con Krist Novoselic anche lui ex componente dei Nirvana. Krist suona il basso e la fisarmonica in I should i have know, canzone che esprime, dolore e accettazione per la perdita del loro compagno Kurt Cobain.

Nell’album sono presenti 11 inediti, che variano dall’iper-rock di Bridget Burning e di Alandria, all’aggressiva White limo, alle note energiche destinate alle grandi platee di A metter of Time o Miss the Misery.

Dear Rosmary è l’atteso duetto con Bob Mould degli Husker Du. Testo realista per These days, mentre il power rock arriva con Walk.

Grohl dell’album ha detto: “Parla del tempo che va su e giù, tra come eravamo e come siamo diventati. Parla di sopravvivere e rinascere, di vita e di morte.”

Per essere immersi in un vortice rock allo stato puro possiamo ascoltare i Foo Figthers dal vivo il 15 giugno a Milano al Rock in Hidro.

V. A.