Figli dell’incertezza: i giovani a Napoli e provincia

Un interessante binomio della letteratura sociologica: risorsa o minaccia? È stato questo l’interrogativo provocatorio con cui Enrica Amaturo, preside della facoltà di Sociologia dell’Ateneo, ha aperto, lo scorso mercoledì 5 marzo presso la libreria la Feltrinelli di piazza dei Martiri, la presentazione del volume “Figli dell’incertezza: i giovani a Napoli e provincia”, pubblicato da Carocci.

A presiedere l’evento il curatore del volume, Lello Savonardo, professore di teorie e tecniche dei nuovi media e Sociologia della musica presso la facoltà di Sociologia, Antonio De Lillo, presidente dell’associazione italiana di sociologia e Paolo Jedlowski dell’Università di Napoli l’Orientale.

Il libro presenta i risultati delle attività di ricerca dell’Osservatorio territoriale giovani a Napoli in sinergia con lo Iard di Milano. Disinteresse verso le istituzioni e il mondo degli adulti ed “ego bamboccione” sono solo alcuni tra i luoghi comuni diffusi sull’universo giovanile che la ricerca ha contribuito a sfatare. Al contrario, i giovani napoletani appaiono concreti, disgustati dalla politica e dotati del giusto problem solving per affrontare la vita.
Ai luoghi innovativi della socialità virtuale, i giovani napoletani affiancano i posti della tradizione locale: bar e casa di amici, vero teatro della conoscenza.

“Dal nostro studio emerge una città vitale che nella creatività dei giovani trova motore propulsore, vera e propria risorsa da mettere a sistema per il territorio”, ha sintetizzato in una battuta il professore Savonardo. 

 

(L. C.)