Djokovic sul tetto del mondo. Domenica spettacolare al Mugello

Come l’Argentina, anche il Brasile delude in Coppa America. L’inseguimento alla terza Coppa America consecutiva non è iniziato nel migliore dei modi, e alla Seleçao è toccato lo stesso destino dell’Argentina (fermata sull’1-1 dalla Bolivia): amaro debutto con un pareggio che lascia dubbi e annuncia le prime critiche.

I verdeoro, infatti, non vanno oltre lo 0-0 contro un Venezuela niente più che attento dietro e molto aggressivo a centrocampo.

Eppure il trio offensivo composto da Pato-Neymar-Robinho non è riuscito a infrangere il muro venezuelano, e Menezes (ct verdeoro) non è stato in grado di trovare soluzioni alternative per scardinare la difesa venezuelana.

Al Tour de France, il norvegese, nonché campione del mondo, Thor Hushovd con la sua Garmin-Cervelo ha vinto la seconda tappa, una cronosquadre di 23 km a Les Essarts, conquistando anche la maglia gialla di leader.

Seconda la Bmc di Evans a ex-aequo con il team Sky, con un distacco di 4″. Importante quarto posto per il Team Leopard dei fratelli Andy e Frank Schleck, perché significa che il primo dei due ha già un minuto e 37 secondi di vantaggio su Alberto Contador che oggi con il suo team Saxo Bank ha chiuso all’ottavo posto.

Ancora più indietro la Liquigas di Ivan Basso, solo quindicesima, e questo significa che l’italiano vede già compromesso il suo Tour.

In classifica generale il più pericoloso per i big è l’australiano Cadel Evans, terzo con appena un secondo di ritardo sulla maglia gialla e che si accredita anch’egli come un diretto e forte avversario di Contador e dello stesso Andy Schleck per il successo finale a Parigi.

Oggi terza tappa, per velocisti, da Olonne sur mer a Redon, di 198 km. Dopo la finale femminile vinta dalla ceca Petra Kvitova contro Maria Sharapova, Novak Djokovic, testa di serie n.2, vince il primo torneo di Wimbledon della sua carriera, battendo in finale lo spagnolo Rafael Nadal (n.1 del seeding), con il punteggio di 6-4, 6-1, 1-6, 6-3 in 2h28’. Il serbo ha giocato, sul centrale dell’All England Club, a un livello altissimo per tutto il match,  tranne nel terzo set, imponendo la legge del più forte.

Una stagione da urlo per Djokovic: 49 partite vinte, 1 persa (semifinale del Roland Garros con un certo Federer). Djokovic è il quarto giocatore della storia a diventare per la prima volta numero 1 al mondo dopo aver vinto un titolo dello slam. Il primo è stato Mats Wilander nel 1988 (US Open), il secondo Boris Becker nel 1991 (Australian Open), il terzo Roger Federer nel 2004 (Australian Open).

Nella MotoGP Jorge Lorenzo vince il GP d’Italia. Lo spagnolo della Yamaha è autore di una grande gara con un sorpasso magistrale su Stoner (Honda), che chiude 3°, beffato nel finale anche da Dovizioso, 2°.

Sotto la bandiera a scacchi Spies sfila il 4° posto a Simoncelli, 5°. Solo 6° dopo una dura lotta nelle retrovie Rossi (Ducati), davanti a Barbera, Pedrosa, Edwards e Hayden.

Il Mondiale è apertissimo: Stoner resta al comando con 152 punti davanti a Lorenzo (133) e Dovizioso (119). Rossi è quarto a 91.

Lo spettacolo del Mugello non delude, e festeggiano con la consueta invasione di pista gli 84000 presenti.

G. P.