Cristicchi, poeta in concerto

Teatro Acacia di Napoli lunedì 7 maggio 2007
Perchè mai un artista preferisce portare il suo concerto in un teatro anzichè in uno stadio o in un palazzetto dello sport? Le risposte a questa domanda potrebbero essere molteplici; se però si parla di Simone Cristicchi allora la risposta è semplice ed immediata: il suo "Centro di Igiene Mentale" non è un semplice concerto, ma un progetto in concerto. Mentre la splendida voce di Simone si diffonde nel teatro alle sue spalle scorrono le immagini di quelle che sono le "case dei Matti", luoghi che difficilmente possono sembrare dei centri di accoglienza per disagiati: stanze buie e spoglie, candide e prive di calore umano… Fetidi luoghi di ritrovo per emarginati, emarginati da una società non molto più sana di mente di loro.
Ma Cristicchi non è solo "sociale" nei suoi temi, canta del vivere comune senza cadere nel luogo comune, compone nelle vesti di poeta e non di ragioniere che costruisce canzoni a tavolino; eclettico ed ironico, critica il sistema della musica italiana, fatta di canzonette orecchiabili ma prive di senso… Sarcastico e a tratti velenoso omaggia la memoria di Sergio Endrigo, Giorgio Gaber, Lucio Battisti e Mia Martini, Bruno Lauzi e tutti i cantautori che della musica italiana han fatto poesia; parla di Alda Merini e dedica canzoni a Piergiorgio Welby, ma i veri protagonisti della serata sono i suoi amici matti, quelli conosciuti in giro nei Centri di Igiene Mentale: Pendolino, Margherita, il Professore… Poeti che non scrivono con carta e penna, ma con gesti e sguardi e poche parole.
Mattatore della serata, divertente e appassionante, Simone Cristicchi ha coinvolto attivamente il suo pubblico per le intere due ore, ha parlato con loro e si è esibito per loro; due ore traboccanti di emozioni…
E infine standing ovation: per un Cristicchi evidentemente colpito ed emozionato dall’approvazione del suo pubblico, che in piedi, gli ha dedicato oltre 4 minuti di applausi ininterrotti.
Uno dei pochi cantautori italiani con ancora contenuti, uno dei pochi poeti che non "…scrivono canzoni con la calcolatrice…" : "..STROFA STROFA PONTE RITORNELLO STROFA STROFA..