Crisi dei mercati e crisi di identità nel nuovo romanzo di Paola Mastrocola


Che cosa ci potrà mai regalare la dolce e serena certezza di conoscere qualcuno? E fino a che punto riusciamo a penetrare nelle radici piu’ profonde dell’essenza e dei pensieri altrui?

Non sono queste vacue e esistenzialistiche domande retoriche che ritornano e si intrecciano nel nuovo romanzo della Mastrocola.
L’autrice trova per loro una risposta perentoria e (forse) tristemente ineluttabile: “Non so nulla di te” è un testo che parla di crisi e di incomunicabilità, attraverso la vicenda buffa ma emblematica di un giovane dottorando in Economia della prestigiosa Università di Stanford. In occasione di una conferenza ad Oxford, Filippo Cantirami – questo il nome del protagosta – fa il suo ingresso tra il silenzio degli astanti in compagnia di decine di pecore remissive e belanti. Il terrore si semina a goccia d’olio nella famiglia Cantirami, che si interroga ossessivamente su quanto è accaduto al giovane rampollo, destinato a una brillante carriera accademica.

La crisi dei nostri giorni diviene così nel libro della Mastrocola una crisi d’identità, un anelito di libertà che ognuno di noi dovrebbe sentire vivo e assecondare in sé. Edito da Einaudi, “Non so niente di te” segue il successo di “Una barca nel bosco” e “Che animale sei? – Storia di una pennuta”, conducendo il lettore ad una profonda revisione delle certezze, ma attraverso una storia leggera e scevra da considerazioni forzatamente esistenziali.

Cam. Sor.