Casablanca

Tratto da uno spettacolo teatrale, il film di Michael Curtiz è girato nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, anno 1942. La pellicola si apre illustrando il ruolo strategico della città del Marocco Occidentale dalla quale si può raggiungere Lisbona, tappa unica e obbligata per i fuggitivi di guerra diretti in America.
Casablanca intrappola in uno sconclusionato limbo chiunque vi approdi: covo di truffatori, strozzini, giocatori d’azzardo e lestofanti di ogni specie ma anche di sventurati e sprovveduti profughi di guerra provenienti da ogni parte d’Europa.
Rick Blaine, un personaggio atipico interpretato da Humphrey Bogart, è un uomo cinico, imperturbabile e inaccessibile; gestore del locale più frequentato della città, la sua storia rimane avvolta nel più fitto mistero fino a quando le note di “Mentre il tempo passa”, suonata dal pianista nonché amico Sam, riempiono la sala.
L’episodio suscita una reazione impulsiva e notevolmente seccata da parte di Rick ,rivelandone un lato umano fin’ora mai visto; ma a far cadere completamente la maschera è la donna che ha richiesto tale canzone: la bellissima Ilssa  interpretata da Ingrid Bergman.
I ricordi di Rick lo trasportano indietro nel tempo in una Parigi  appena occupata dai nazisti che fu testimone dell’intensa storia d’ amore tra i due. L’inspiegato abbandono da parte di lei, ha reso Rick l’uomo distaccato e insensibile di Casablanca.
Ma Ilssa è accompagnata dal marito Victor Laszlo stimato leader della resistenza cecoslovacca braccato dai nazisti; i due necessitano di visti, in possesso di Rick, per mettersi al sicuro.
Da questo punto in poi, la guerra fa da sfondo a storie e personaggi che si intrecciano; ma i veri protagonisti diventano i grandi ideali: patria, amicizia, amore, lealtà e generosità dischiusi in quella che diventerà la scena finale tra le più belle della storia del cinema, e che fa di Casablanca un cult del cinema internazionale di tutti i tempi.

(J. H.)