Alberto Savinio tra arte e passione alla BRAU

Il 16 e il 17 maggio, a partire dalle 9.45 si terrà, presso la Biblioteca di Ricerca di Area Umanistica (BRAU) della Federico II , il convegno “Passione Savinio. Letteratura arte politica (1952-‒2012)”.

Si tratta di una due giorni nata dall’idea di Pasquale Sabbatino (direttore del Dipartimento di Filologia Moderna della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Ateneo federiciano) e Toni Iermano (italianista dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale) con l’obiettivo di aprire una nuova stagione critico-filologica a sessant’anni dalla scomparsa dell’intellettuale Alberto Savinio (fratello di Giorgio De Chirico).

I lavori saranno aperti dal Rettore della Federico II, Massimo Marrelli, dal Presidente del Polo delle Scienze Umane e Sociali, Mario Rusciano, e dal Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Arturo De Vivo. Vi  prenderanno parte Matteo Palumbo, Alessandro Tinterri, Antonio Saccone, Alberto Granese, Giuseppina Scognamiglio, Romano Coppini, Andrea d’Onofrio, Costanza D’Elia, Giuseppe Varone, Vincenzo Caputo, Carla Chiummo, Rossella Del Prete, Silvia Acocella, Eloisa Morra, Isabella Santamaria.
La prima sessione sarà presieduta dallo stesso Sabbatino, il quale anticipa: “In occasione del sessantesimo anno della scomparsa di Alberto Savinio (1891-1952) si è scelto di ricordare questo illustre protagonista del XX secolo vivisezionando e discutendo criticamente la sua imponente opera letteraria e artistica nonché il suo sguardo ‘politico’ sul mondo” ‒ e aggiunge: “Data la natura proteiforme dell’attività di Andrea De Chirico, in arte Alberto Savinio, e la molteplicità dei campi in cui si dispiegano il suo estro e il suo pensiero, le due giornate di studio sono state suddivise in tre grandi aree tematiche: letteratura, arte e politica, intendendo quest’ultima nella più articolata accezione di società e costume”

Savinio nacque artisticamente come musicista e compositore ma, via via, si dedicò alla pittura, alla filosofia, alla narrativa, al teatro, alla pubblicistica, alla critica teatrale e cinematografica, interagendo con i protagonisti più emblematici dell’ambiente culturale europeo.
A questo proposito, Toni Iermano sottolinea: “basti pensare agli scritti dell’immediato secondo dopoguerra raccolti nel volumetto Sorte d’Europa, ai testi teatrali oppure alle meravigliose pagine dedicate da Savinio alla città di Milano, all’Abruzzo, all’isola di Capri oppure ai saggi su scrittori e personaggi della società italiana otto-novecentesca”.
Per maggiori informazioni visita il sito www.unina.it

A. I.