Al Teatro San Carlo una serata in omaggio a Francesco Rosi

Il Teatro di San Carlo omaggia Francesco Rosi con una speciale serata voluta per brindare ai suoi novant’anni, compiuti il 15 novembre.

Il regista, autore di film come “Salvatore Giuliano” (Orso d’argento al Festival di Berlino del 1961), “Le mani sulla città” (Leone d’oro al Festival di Venezia nel 1963) e “Il caso Mattei” (Grand Prix al Festival di Cannes del 1972), sarà festeggiato dalla sua città sullo stesso palco che ospitò nove anni fa il suo allestimento di “Napoli Milionaria” di Eduardo De Filippo.

Il cineasta, Leone d’oro alla Carriera all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, è stato autore di opere di impegno civile che hanno segnato la storia del cinema mondiale.

Alla Biennale del Cinema, così come sulle scene del San Carlo, ad accompagnare il regista ci sarà anche Giuseppe Tornatore, con cui Rosi ha scritto il libro “Io lo chiamo cinematografo”, edito da Mondadori, un’autobiografia in cui l’autore napoletano racconta alcuni retroscena della sua carriera artistica e dei capolavori realizzati, svelando anche pagine della sua vita familiare.

“Il nostro è un mestiere particolare – confessa Rosi nel volume appena pubblicato – se lo fai con passione non te ne puoi liberare. Ti rimane dentro, non c’è niente da fare. È la mia ossessione di uomo nato in un certo Sud. Il cinema che facevo io era una grande avventura di famiglia, fatto di rapporti di affetto e comprensione. Bisognava far rivivere sullo schermo la vita”.