A Napoli non piace il Velluto? Concerto dei Velvet al Duel:Beat

La cosa che più colpisce avvicinandosi al Duel:Beat è il vuoto che c’è intorno. Il grande parallelepipedo sorge come dal nulla, un nulla edilizio di terra battuta, che in fondo è il riflesso materiale dell’astratta assenza,concretizzata in una vera mancanza: quella di altri locali simili a Napoli. Eppure stasera il pubblico non sembra essere stato troppo attratto dalla proposta musicale in programma: i Velvet.

– 22.30 Ci sono solo una decina di automobili nel parcheggio sul retro. Nella grande sala del locale solo musica trasmessa dalle casse per riempire l’attesa, nulla di più.

– 23.00 Le auto fuori sono diventate forse dodici, ma all’interno la storia non cambia. Poche persone siedono come distratte sui divanetti, altre vagabondano pensierose tra il palco ed il bar. Sembra tutto più ampio quando non c’è gente.

– 23.30 (più o meno), i Velvet salgono sul palco. I quattro di Roma si dimostrano piuttosto delusi dalla mancanza di pubblico. Ad ascoltarli ci saranno un centinaio di persone distribuite in modo diseguale nella sala. Nonostante questo il cantante e chitarrista PIERLUIGI FERRANTINI si dichiara entusiasta di suonare a Napoli, e ci promette un grande spettacolo, qualcosa che non dimenticheremo facilmente. In realtà le quasi due ore di concerto passano veloci ma piuttosto incerte. I ragazzi non sembrano stupire più di tanto il pubblico, peraltro formato probabilmente per la maggior parte da fan di lunga data. Ovviamente suonano bene, ma dai loro strumenti non scaturisce nulla di nuovo: un pò di Sanremo ( non può mancare!), un pò di melodia tipicamente italiana ( che poi fa rima con Sanremo), un pò di Radiohead, che oggi a quanto pare sono indispensabili. Tutto condito con qualche sorriso tra una chitarra e l’altra, nulla, però di incisivo, di forte. Insomma, una band affermata, che però non pare affermare nulla di nuovo. La musica italiana ha bisogno di qualcosa di diverso, di vero e di libero.

La vera sorpresa del concerto è Edoardo Bennato, che sale sul palco come distratto e si esibisce con i 4 ‘dde Roma. Il piccolo ensemble dura, comunque, solo il tempo di un brano: il celebre “Una settimana un giorno”, ma il risultato finale non è particolarmente entusiasmante.

Nonostante tutto sul palco i Velvet cercano di fare scena, seppur con un magro background alle spalle, e si esibiscono con impegno, dimostrando strenua resistenza pur davanti ad un pubblico così esiguo. Il concerto si conclude con una certa vena malinconica. .

Tra l’altro noi di RadioF2 non riusciamo nemmeno ad ottenere un’intervista: a quanto pare i ragazzi sono stanchi, e poi hanno ricevuto “ordini superiori”: niente foto nè interviste. Che dire…peccato per loro che non saranno presenti tra i tanti big targati F2!

R.C