Habemus Papam: il Papa in analisi di Moretti

Arriva oggi nelle sale cinematografiche la nuova pellicola di Nanni Moretti “Habemus Papam”. Il film si ispira alla vicenda di Celestino V, centonovantaduesimo papa della Chiesa Cattolica che nel 1294 rinunciò al suo incarico dopo solo quattro mesi di pontificato.

Moretti prova a trasferire questa storia ai giorni nostri. Il Cardinale Melville (Michel Piccoli) viene eletto Papa e sceglie il nome di Celestino VI. Già al momento dell’annuncio le cose non vanno per il verso giusto. La fatidica frase “Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam!” non fa che sollevare ulteriori perplessità e timori al Cardinale. Ben presto il Papa cade in depressione e viene così chiamato in soccorso il professor Brezzi, psicanalista interpretato da Nanni Moretti.

Oltre che per la vicenda narrata da questa pellicola, alquanto inconsueta, suscitano grande sorpresa le scene girate con un Papa in borghese che gira per la città senza abito papale e che si chiede se ha perso o no la fede.

Come al solito, sono pochissime le indiscrezioni che girano attorno al film. Moretti torna nelle sale a cinque anni di distanza da “Il Caimano”. Da segnalare qualche problema nelle riprese a causa del rifiuto espresso dalla Santa Sede di concedere le location per il film: «il Vaticano non ha concesso nessuno dei suoi spazi, neppure il Palazzo della Cancelleria che aveva concesso a qualche fiction tv – ha dichiarato la sceneggiatrice Federica Pontremoli – Ma dato che Habemus Papam è una coproduzione con la Francia, le riprese si sono svolte tra Palazzo Farnese, che è l’ambasciata francese, e l’Accademia di Francia a Villa Medici»

Interessante è la ricostruzione della Cappella Sistina a Cinecittà, all’80% della grandezza reale. Si può affermare che tutta questa attenzione alla verosimiglianza e alla ricostruzione è una novità nella filmografia di Moretti.

S. S.