“Alla ricerca di Van Gogh” per AstraDoc

L’edizione numero nove di “AstraDoc – Viaggio nel Cinema del Reale”, rassegna di cinema documentario che Arci Movie organizza con Parallelo 41 Produzioni, Coinor e Università “Federico II” di Napoli presso lo storico Cinema Astra in via Mezzocannone 109, si focalizza venerdì 23 marzo, con un nuovo appuntamento, su due film orientali.

Quindi ci aspetterà una doppia proiezione all’Astra a partire dalle ore 19,30. Come si consueto l’ingresso è alla simbolica cifra di 3 euro, 5 euro per la doppia proiezione mentre per i Soci Arci il costo è 2.5 euro a proiezione

Primo film in programma, ore 19.30, “Ciao amore, vado a Combattere” di Simone Manetti, vincitore del Biografilm Festival e compreso nella rassegna “L’italia che non di vede” a cura di UCCA, Unione Circoli Cinematografici Arci, un’associazione nazionale di promozione sociale e culturale, specie della cultura cinematografica.

Il film è incentrato sulla figura di Chantal Ughi, modella, attrice e cantante che si rifugia nella thai box dopo una traumatica rottura sentimentale.

Lo farà nel modo più estremo, con un trasferimento da New York in Thailandia. Cinque anni nel paese asiatico ed è riuscita a diventare campionessa mondiale di Muay Thai, un’arte marziale e sport da combattimento. Quattro volte sul gradino più alto del podio mondiale per Chantal che ha trovato nel combattimento il modo per affrontare i demoni del passato.

Alle ore 21.30 ci si trasferisce idealmente dalla Thailandia in Cina con il film “Alla ricerca di Van Gogh” di Yu Haibo e Yu Tianqi Kiki.

Quartiere di Dafen, ci troviamo nella metropoli cinese Shenzhen. Una produzione incessante di Van Gogh cinesi; fedeli riproduzioni esatte dei quadri del genio olandese ma c’è qualcuno che vuole approfondire l’arte di uno dei fiamminghi più famosi, la vuole toccare con mano.

Zhao Xiaoyong, ex contadino divenuto pittore vuole capire meglio Van Gogh, rendersi conto di ciò che non può essere riprodotto, l’anima di un’opera d’arte. Il suo viaggio dalla Cina alla capitale olandese, Amsterdam, è la cronistoria della scoperta di se stesso e intrinsecamente del rapporto tra una Cina in profonda transizione economica e culturale e l’aura potente di un Occidente che rischia continuamente di perdere la propria identità.