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“Nel cuore e nella testa”. La nuova stagione del Mercadante

Una Stagione – il cui titolo/slogan è NEL CUORE E NELLA TESTA, in omaggio a Enzo Moscato autore della frase – ricca di proposte con oltre 40 titoli tra produzioni, coproduzioni e ospitalità, dei quali 13 al Mercadante, 14 al San Ferdinando, 11 al Ridotto, e alcune “escursioni” come quelle previste al Teatro Trianon Viviani e naturalmente gli spettacoli delle edizioni 2026 dei progetti Arrevuoto, I SUD, Eduardo punto e da capo.

«La nuova Stagione del Teatro di Napoli–Teatro Nazionale – scrive il direttore Roberto Andò nella sua nota – omaggia il genio di Enzo Moscato, un poeta che sta a Napoli come Kavafis ad Alessandria. È sua la frase che abbiamo scelto per misurarne il battito: Nel cuore e nella testa. Moscato si riferisce all’ibrida materia che muove la sua sensibilità di sciamano, la stessa che lo ha vocato a quel sortilegio che si chiama teatro».

Il Presidente Luciano Cannito dichiara: «È con profonda emozione e gratitudine che presento la nuova stagione 2025/2026 del Teatro di Napoli. Lo faccio innanzitutto ringraziando il nostro pubblico, che nella scorsa stagione ci ha accompagnato con un entusiasmo crescente, premiandoci con una partecipazione straordinaria, al di là di ogni aspettativa…Questa nuova stagione invita alla condivisione: di storie, pensieri, idee, emozioni che toccano lanima. Saranno grandi attori e straordinari testi, italiani e internazionali, a guidarci in un viaggio appassionante attraverso la complessità del nostro tempo…».

 

Entrando nel merito della proposta complessiva della Stagione 2025/2026 – i cui singoli titoli, locandine e date si allegano dettagliatamente a seguire – il direttore Roberto Andò scrive: «Spettacoli importanti, che in alcuni casi ci vedono come coproduttori, recano le prestigiose firme registiche di Tiago Rodriguez, Emma Dante, Milo Rau, ben noti al nostro pubblico, o di coreografi di culto come Joseph Nadij, segnando il percorso internazionale del programma».

E continua, sottolineando le «Novità drammaturgiche di prestigio: Teresa Cremisi, Chiara Valerio, Lina Prosa, Cristina Comencini, Davide Enia, Giovanni Grasso, Ruggero Cappuccio, Harry Butler, Fabio Pisano, Fortunato Calvino, si confrontano con le scritture classiche di Scarpetta, di Eduardo (di cui presentiamo “Non ti pago!” con Carolina Rosi e Salvo Ficarra nella regia di Luca De Filippo in occasione del decennale della scomparsa), di Viviani, di Santanelli, di Patroni Griffi, di Bennett, di Camilleri (nel quadro dell’anniversario che ne celebra il multiforme impegno), di Scaldati.  Registi come Livermore, Latella, Cirillo, Shammah, Gleijeses, Dini, Serao, Maccarinelli, Sollazzo, Maresco, Uzzo, Mazzara dividono la scena con la generazione di Ferracchiati, Bauduin, Baracco, Baldi, Muscato, Scuderi, Paschitto, Nemolato, Grossi, Piana, Curci, Cutolo, Cristiano, Di Martino e con l’estro performativo e interpretativo di Antonio Rezza e Sonia Bergamasco. Coreografi della nuova generazione in ascesa sulla scena nazionale e internazionale come Luna Cenere e Adriano Bolognino completano l’osservatorio sulla danza».

 

Non manca, il direttore, di sottolineare il prosieguo e l’ampliamento delle attività formative e quelle di impegno sociale che da decenni il Teatro sostiene, promuove e produce:

«Continuano – scrive in proposito Roberto Andò – le attività formative della Scuola di teatro diretta da Arturo Cirillo, che si appresta ad avviare il secondo anno del suo quarto triennio, e della Scuola elementare del teatro animata da Davide Iodice: proprio in questi giorni, entrambe saranno presenti alla Biennale Teatro di Venezia, rispettivamente, con Orge per George del giovanissimo drammaturgo veneto Athos Mion e Pinocchio, spettacolo recentemente insignito del Premio Ubu. Proseguono anche i progetti a lungo termine che scavano nel solco sociale del teatro, Arrevuoto, diretto da Maurizio Braucci, che festeggia la sua ventesima edizione e I SUD  il percorso di incontro tra Napoli e le comunità migranti presenti sul territorio diretto da Alessandra Cutolo; ad essi quest’anno si affianca il nuovo progetto Segui la voce in collaborazione con Gesac Aeroporto di Napoli e con la Compagnia Putéca Cèlidonia nata dalla nostra Scuola di teatro: un’iniziativa che porta il teatro dentro la città, mettendo in dialogo un quartiere dalla forte identità territoriale, San Pietro a Patierno, con uno dei luoghi simbolo delle città moderne, l’aeroporto. E ancora: Eduardo punto e da capo, diretto da Antonello Cossia, riprenderà il suo viaggio nei suggestivi spazi del Teatro San Ferdinando, Ce steva 3 vvote ci porterà alla scoperta dell’universo fiabesco di Giambattista Basile attraverso la drammaturgia di Manlio Santanelli; Residanza in collaborazione con Movimento Danza darà spazio ai nuovi talenti coreografici, e infine, il Premio Leo de Berardinis per artisti e compagnie  under 35 che sceglierà due nuovi progetti di artisti emergenti da produrre nel 2027».

 

«Il tempo che stiamo vivendo – sottolinea infine il direttore Andò – è terribile, il peggiore dal dopoguerra. Lo scenario in cui ci muoviamo è in una fase di forsennato, inafferrabile, cambiamento. Il teatro segna il tempo civile malato e lo medica con visioni che attingono al mito, all’allucinazione, al delirio fantastico. Parafrasando ciò che scrisse Enzo Moscato della poesia, e mai come in questo frangente, fare teatro lo si può definire “un andare e un ritornare, senza posa… all’infinito, come il mare e le sue onde, piuttosto che un approdo, un appiglio, precisi”».

 

TEATRO MERCADANTE

 

Apre la stagione al Mercadante, il 22 ottobre, con repliche fino al 24, LA DISTANCE, di Tiago Rodrigues, regista, drammaturgo e attuale direttore del Festival d’Avignon, una produzione internazionale che segna una delle prime nazionali più attese della prossima Stagione.

A seguire LA STORIA È QUESTA – IL PROCESSO DI GIOVANNA D’ARCO (29 ottobre – 9 novembre), tre voci autorevoli del panorama culturale contemporaneo insieme per una prima assoluta. Il testo di Teresa Cremisi e Chiara Valerio è diretto da Liv Ferracchiati. Un dialogo fra passato e presente che vede la figura tragica e rivoluzionaria di Giovanna d’Arco sola davanti al giudizio del potere.

Dal 10 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026 in scena NON POSSO NARRARE LA MIA VITA, a quasi due anni dalla scomparsa di Enzo Moscato il direttore del Teatro di Napoli, Roberto Andò, gli rende omaggio con uno spettacolo che intreccia i testi più rappresentativi di Moscato con un cast d’eccezione composto da Lino Musella, Cristina Donadio, Giovanni Ludeno, Tonino Taiuti.

IL LUTTO SI ADDICE AD ELETTRA (14-18 gennaio). Davide Livermore dirige un intenso adattamento del dramma di Eugene O’Neill, con Tommaso Ragno e Elisabetta Pozzi protagonisti di un thriller psicologico di vendetta e segreti familiari.

Dal 21 gennaio al 1 febbraio è la volta de IL GABBIANO, il classico di Čechov torna con la regia di Filippo Dini e protagonista Giuliana De Sio, in un’indagine profonda sulle passioni e sulle delusioni dell’animo umano.

I POETI NON CADONO IN PIEDI (13-15 febbraio), omaggio visionario di Franco Maresco e Claudia Uzzo a Franco Scaldati tra cinema, poesia e teatro.

A seguire RICCARDO III (17-22 febbraio), affidato a Antonio Latella che dirige Vinicio Marchioni e una numerosa compagnia di interpreti in una lettura feroce e politica del potere secondo Shakespeare.

Dal 4 al 15 marzo I TURNI, dove la nota regista Cristina Comencini dirige Iaia Forte in una commedia che esplora il lavoro, i legami e la libertà femminile.

Silvio Orlando sarà il protagonista di un classico pirandelliano quale IL BERRETTO A SONAGLI, con la regia di Andrea Baracco; una rilettura mordace e attuale sul conformismo, in scena dal 18 al 29 marzo.

Ad aprile, dall’8 al 12, andrà in scena il grande classico di Molière, IL MISANTROPO, con la regia di Andrée Ruth Shammah, con protagonista Fausto Cabra.

Il 18, 19 e 20 aprile ritorna per il terzo anno consecutivo sull’onda del consenso del pubblico conquistato coi suoi lavori, il regista svizzero Milo Rau che presenta MEDEA’S CHILDREN, una nuova creazione, una storia del teatro in miniatura, dove i bambini trovano la propria voce e riflettono sulla separazione, l’ingiustizia e il potere della tragedia. Con questo spettacolo, l’artista Milo Rau offre uno sguardo nuovo e profondo sul ruolo dei bambini a teatro.

Chiudono la stagione del Mercadante due spettacoli di danza, il primo l’8 maggio dal titolo LA DUSENessuna Opera di Adriano Bolognino e Rosaria Di Maro, un vibrante omaggio alla genialità della Divina e alla creatività femminile.

Il 16 e 17 maggio la creazione FULL MOON del coreografo ungherese Josef Nadj; uno spettacolo ammaliante e viscerale che rende implicitamente omaggio a grandi musicisti jazz come Charles Mingus, Cecil Taylor, Anthony Braxton e la mitica formazione degli Art Ensemble of Chicago. La luna piena, fine e inizio del suo ciclo, si fa struttura ritmica, tempo ballato, e simbolo di rinnovamento e trasformazione.

TEATRO SAN FERDINANDO

 

ll Teatro San Ferdinando, storica casa del teatro eduardiano, ospita per la stagione 2025/2026 una programmazione che intreccia memoria, sperimentazione e narrazione civile.

Tra grandi interpreti e registi di spicco, il palcoscenico accoglie un repertorio che omaggia la tradizione partenopea, accende riflettori su nuove scritture e dialoga con i linguaggi contemporanei. Classici di Scarpetta, De Filippo e Viviani si alternano a testi inediti e riscritture radicali, dando voce a storie intime e collettive, tra ironia, denuncia e poesia scenica.

Si comincia il 6 novembre e repliche fino al 16, con IL MEDICO DEI PAZZI nella regia di Leo Muscato; un omaggia a Eduardo Scarpetta nel centenario della morte, con protagonista Gianfelice Imparato.

Dal 20 al 30 novembre il ritorno sulle scene dello spettacolo NON TI PAGO! di Eduardo con Carolina Rosi e Salvo Ficarra nella regia di Luca De Filippo ripresa in occasione del decennale della sua scomparsa.

Dal 4 al 14 dicembre è la volta di Emma Dante, regista amata dal Teatro di Napoli, con il suo nuovo allestimento L’ANGELO DEL FOCOLARE. La regista palermitana racconta con feroce ironia la famiglia come microcosmo di desideri, paure e ipocrisie.

A Natale, dal 19 dicembre al 4 gennaio, sarà in scena NAPOLI NOBILISSIMA di Raffaele Viviani interpretato da Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses, Chiara Baffi con la partecipazione di Peppe Lanzetta.

Un bel ritorno dello spettacolo, per attori cum figuris, di NATALE IN CASA CUPIELLO (9-11 gennaio) da un’idea di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia, rielaborazione originale in forma di teatro di figura, un omaggio inedito e poetico a Eduardo.

A seguire QUANDO LA FINIRAI CON PINA BAUSCH? (31 gennaio – 1febbraio) di Giuseppe Sollazzo, frammenti della vita di Pina Bausch, si alternano ai sogni di un regista ossessionato dalla coreografa tedesca.

Sonia Bergamasco racconta il coraggio di una donna carismatica come Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò e la sua modernità in un intenso monologo firmato da Ruggero Cappuccio con lo spettacolo LA PRINCIPESSA DI LAMPEDUSA dal 4 all’8 febbraio.

Poi L’AMORE NON LO VEDE NESSUNO (10-15 febbraio) di Giovanni Grasso per la regia di Piero Maccarinelli con Massimo Venturiello, Stefania Rocca, Franco Penone in una storia d’amore e cecità interiore.

Una sola data per STORIA DI UN AMORE (22 febbraio), adattamento da “Lettera a D.” di André Gorz, su drammaturgia e regia di Giovanni Mazzara, con Andrea Tidona, Yuriko Nishihara, Giuseppe Milici (armonica) e Mauro Schiavone (pianoforte), un atto d’amore e riflessione sul tempo condiviso.

Dal 25 febbraio al 1 marzo Il duo Rezza-Mastrella in un nuovo esperimento surreale tra corpo e linguaggio, con lo spettacolo METADIETRO.

Alfio Scuderi mette in scena Manlio Santanelli con USCITA DI EMERGENZA (12-22 marzo) interpretato da Vincenzo Ferrera e Nando Paone, musiche di Roy Paci. Davide Enia sarà in scena per raccontarsi tra intimità, memoria e impegno civile con AUTORITRATTO dal 25 al 29 marzo.

 

Ad aprile LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR (16-26 aprile), con Mariano Bauduin che dirige una versione musicale della celebre commedia shakespeariana con Vincenzo Pirrotta.

Da Camilleri, il noir psicologico che svela le maschere borghesi in scena il 9 e il 10 maggio, UN SABATO, CON GLI AMICI con la regia di Marco Grossi, spettacolo conclusivo della Stagione della Sala di Piazza Eduardo De Filippo.

 

RIDOTTO

 

Il Ridotto continua a essere un palcoscenico per la nuova drammaturgia, con 11 titoli:

VITA DI SAN GENESIO (13-23 novembre): un’indagine sui santi e il mestiere dell’attore, su testo e regia di Alessandro Paschitto con Mattia Lauro, Raimonda Maraviglia, Francesco Roccasecca.

LA CERIMONIA DEL MASSAGGIO (25-30 novembre): umorismo nero e ironia britannica in un monologo graffiante di Alan Bennett, traduzione Anna Marchesini, drammaturgia Tobia Rossi, regia Roberto Piana, Angelo Curci con Gianluca Ferrato.

RUMORE DI FONDO (2-7 dicembre): una riflessione sulle relazioni femminili e sulle fragilità, drammaturgia della napoletana Benedetta Palmieri, con la regia di Nadia Baldi, con Gea Martire, Antonella Ippolito.

ORFANI VELENI (16-21 dicembre): omaggio a Enzo Moscato da parte di giovani artisti, vincitori del Premio a lui dedicato, su ideazione e regia di Davide Cristiano.
ZUCCHERO AMARO
(15-25 gennaio): Fortunato Calvino affronta tematiche sociali e familiari con Rosaria De Cicco e Antonella Cioli.

SCENDE GIÙ PER TOLEDO (27 gennaio – 1 febbraio): Arturo Cirillo e l’universo poetico di Patroni Griffi in un toccante monologo.

LAMPEDUSA BEACH (26 febbraio – 8 marzo): un grido poetico sulle migrazioni e la speranza, scritto da Lina Prosa con la regia di Alessandra Cutolo.

CHANGING THE SHEETS (13-22 marzo): commedia romantica su identità e desideri nel mondo queer, diretta da Vincenzo Nemolato in scena con Federica Sandrini. IL NUMERO ESATTO (9-19 aprile): nuova drammaturgia di Fabio Pisano, riflessione intima sull’autodeterminazione con la regia di Martina Badiluzzi.

LA NOIA (30 aprile – 10 maggio): Manuel Di Martino affronta con acume e ironia il vuoto generazionale. Chiude la stagione della sala al primo piano del Teatro Mercadanre lo spettacolo MERCURIO (14-15 maggio) dove danza e musica si fondono nell’incontro poetico tra Luna Cenere e Antonio Raia.

 

Dall’11 al 16 novembre per il progetto speciale del centenario dalla morte di Eduardo Scarpetta, al Teatro Trianon Viviani andrà in scena lo spettacolo Il TESTAMENTO DI PARASACCO con la regia di Francesco Saponaro, in una produzione del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale in collaborazione con Teatro Trianon Viviani.

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