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La musica dei Sigur Ros tra Islanda e Paradiso

In principio era la musica, poi nacque la donna, e solo dopo l’uomo. Era ieri, e d’improvviso perdemmo innocenza e Paradiso. C’è un luogo all’estremo Nord della Terra dove il vento non smette mai di soffiare e il mare finisce, diventando neve sulla sabbia. È l’Islanda, ed è quel che rimane del Paradiso.
 
Islandesi sono i Sigur Ros e la loro musica è un continuo omaggio alla loro terra che è quella verso cui tende ogni animo sensibile, poiché è il luogo dell’anima.

Non a caso la nuova uscita discografica del quartetto islandese si intitola Hvarf/Heim che tradotto significa Paradiso/Casa. Doppio titolo perché doppio è il cd in questione.

Il primo, Hvarf, contiene tre canzoni inedite ma risalenti alle sessioni di registrazione dei precedenti album e la reinterpretazione di due canzoni contenute nel primo album della band, Von.
Il secondo cd, Heim, contiene invece versioni acustiche di alcuni dei brani più eterei e delicati della band, come Vaka e Staralfur.

Comune denominatore dei due cd resta comunque quella caratteristica unica della band di sapere emozionare in un modo puro e fanciullesco. E quando il cd finisce ci ritroviamo di nuovo bambini perché i bambini piangono quando vedono cadere la neve e solo loro conoscono quel segreto che da adulti poi dimenticano. Che anche la neve può riscaldare. Che anche la neve ha un suono, quello dei Sigur Ros.

(G. d. B.)

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