Un’estate tutta da leggere con i consigli di F2 RadioLab

Siamo in piena estate, in molti sono già stesi in riva al mare su qualche spiaggia italiana e non. Noi di F2 RadioLab continuiamo a pensare a chi ci segue anche da lontano, e non necessariamente alla radio. Tanti aspettano l’estate per rilassarsi e dedicarsi alla lettura, per alcuni solo uno svago per altri impegno e divertimento al tempo stesso.

Sono 5 i titoli che consigliamo. Ognuno interessante e appassionante, tra immancabili classici e qualche perla non molto sponsorizzata ma degna di essere letta e riletta.

Il primo della lista – restando in tema di vacanze, luoghi da visitare e poco conosciuti – è “Congo“, pubblicato nel 2012 da Feltrinelli, nato dalla penna dell’archeologo belga David Van Reybrouck e best-seller in patria. Un’opera che la critica europea ha accolto in maniera sorprendente. La storia è ambientata nella Repubblica Democratica del Congo, stato dell’Africa Centrale. In una commistione di storie umane, tracce delle sanguinose conquiste europee, figure sciamaniche che alimentano i culti mistici e tribali, emerge un disegno immane di un continente mai davvero conosciuto dalla nostra cultura, sempre troppo convinta di una propria oggettiva superiorità e animata per questo da molti pregiudizi.

Il nostro viaggio immaginario continua e arriva in una città senza nome, senza nazionalità né lingua, una metropoli del 21esimo secolo in cui d’improvviso non si muore più. Si tratta delle “Intermittenze della morte” di Josè Saramago, pubblicato nel 2005 da Feltrinelli. Già premio Nobel nel ’98 con Cecità, lo scrittore portoghese ci porta in un agglomerato urbano straniante in cui la morte assume le sembianze di una figura umana che ragiona sulle conseguenze del suo operato e sulla pressione delle responsabilità. Cosa accadrebbe alla società umana, a tutte le sue logiche di potere, alle sue ramificazioni politiche, economiche e culturali se bare e cimiteri non servissero più? La sagacia di Saramago si getta a capofitto in un’analisi antropologica dell’uomo contemporaneo e offre risposte che pongono altre domande vorticose e stringenti.

Da un’ipotesi estrema e ironica si passa ad una concreta dimensione storica della Napoli di fine ‘700. Enzo Striano, giornalista e scrittore, ripercorre i fatti privati e pubblici della rivoluzione capeggiata da nobili come la straniera Eleonora Pimentel de Fonseca e dell’utopia di una Repubblica distrutta sul nascere dal popolo stesso. Sulla scia della Rivoluzione francese e grazie all’eco libertario e illuminato diffusosi nelle nascenti classi borghesi europee, a Napoli nel 1799 tra gli splendori e le miserie della corte, tra le difficoltà di una plebe che inneggia “evviva o’rre” nonostante la miseria turbinante, si staglia la figura di questa donna portoghese. Prima giornalista donna del Regno delle due Sicilie, poetessa, scrittrice la Fonseca esprimerà sempre le sue perplessità su Napoli, sull’inaccettabile lassismo morale, eppure la amerà fino a pagare con la vita per un’ideale di libertà storica, intellettuale e sociale da consegnare alla memoria della città e dei posteri.

L’America chiude infine il nostro viaggio letterario con due opere diverse ma dotate di una qualità comune: “Il giovane Holden” di Salinger (1951, Einaudi) e L’Antologia di Spoon River di E. Lee Masters (1943, Einaudi, edizione italiana parziale) hanno cristallizzato le contraddizioni etiche e morali di un’intera epoca, tra la necessità di essere riconosciuti socialmente dagli altri e le proprie rivendicazioni individuali, nella faticosa ricerca di costruire ed esprimere una propria identità nello scontro-incontro con una collettività spesso animata da ipocrisia e valori fittizi. Gli epitaffi poetici di Masters e lo scapestrato ma riflessivo Holden di Salinger seguono strade diversissime, il primo sfrutta la morte per liberarsi di ogni paura di parlare apertamente, il secondo vive avventure grottesche che gli rivelano la natura inconsistente della maggior parte dei rapporti personali.
Cla. Tra.