
“Un sorso di te. Atlante delle emozioni”, una mappa sentimentale a cura di Annamaria Biancardi e Fabio Gaudiosi.
Regia di Rita Perrotta
Puntata 1 – Torschlusspanik
Torschlusspanik: “panico del portone che si sta chiudendo”, e si riferisce all’epoca medioevale, quando chi tentava di raggiungere un castello o una cittadella allo scoppiare della guerra, si sbarazzava di ciò che si trasportava, per il terrore di rimanere chiuso fuori in balìa di nemici, briganti, assassini, animali selvaggi e chissà quant’altro di terrorizzante ci fosse a quei tempi.
Cos’è l’emozione? È associata all’ansia che ci sale quando pensiamo di non essere capaci di fare una cosa in tempo, quando temiamo che il tempo che passa ci pregiudicherà dal vivere alcune opportunità. È il senso di malessere che ci annienta quando sentiamo che la vita va avanti e noi non riusciamo a stare al passo, con la percezione di avere poco tra le mani. Essa altera la percezione del tempo, convincendosi che il tempo, ma quello della propria vita, sta per finire, e che bisogna sbrigarsi a concludere. Oggigiorno, infatti, la Torschlusspanik indica l’ansia dettata dalla paura di fallire nella vita.
Puntata 2 – Irritazione
L’irritazione, dal latino irritatio, è l’atto di irritare una persona o di essere irritato. Nel 900, chi amava irritare le persone era il movimento artistico dei Futuristi, i quali attiravano il loro pubblico proprio dando loro fastidio, agitandoli fino a quando fosse successo qualcosa. D’altro lato, è irritazione anche quando ci grattiamo spesso un braccio perché la qualità di quel maglione ci sta dando fastidio. Ed è la stessa cosa. Può sembrare insignificante, ma non lo è. I futuristi lo avevano capito. Noi forse lo capiremo oggi.
Espressioni come “oggi sono nervoso” o “oggi mi sento irritabile” fanno parte del linguaggio della maggior parte di noi.
L’irritazione nasce da un fastidio, un fastidio con noi stessi, forse. Perché l’irritazione nasce da un desiderio frustrato che spesso ci fa percepire come insopportabile anche il contatto di una persona amata. L’irritazione, e quindi, l’infastidirsi facilmente nasce spesso da ansia, stress, mancanza di sonno. Cresce in noi, ed esce fuori quando proprio siamo ridotti male
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