‘Scritture in Transito tra Letteratura e Cinema’
Il seminario ‘Scritture in Transito tra Letteratura e Cinema’, guidato da Silvia Acocella (Letteratura italiana contemporanea) con Ludovico Brancaccio (montatore) e con il supporto di Flavia Salerni e Roberto P. Ormanni, si muoverà tra due estremi, gli extraterrestri e gli oltreumani, cercando nel mezzo la traccia incancellabile dell’uomo. Giovedì 18 maggio 2017 alle 13 nell’aula Piovani del Dipartimento di Studi Umanistici.
Il candore dirompente della Minnie di Bontempelli, sotto lo sguardo degli «uomini fabbricati», la farà esplodere luminosa e vorticosa come le stelle. Continue deflagrazioni di un cielo distopico avvolgeranno i replicanti di Blade runner e il loro desiderio di non vedere dispersa la loro esistenza nella pioggia. Una pioggia simile a quella che cade ininterrotta sulle vite kafkiane di Brazil e sui sogni a occhi aperti di Sam, grigio impiegato capace di scintillanti armature alate. Il bisogno metamorfico di Bowie, l’ultimo dei marziani, sarà ripercorso sul suo camaleontico corpo fatto di pelle e di trucco. Solo per sentirsi «amato qui sulla Terra», Riggan, attore non più famoso, tenterà di liberarsi di Birdman che ad ali spiegate, dentro piani-sequenza implacabili, continuerà a parlargli alle spalle, lasciandogli come unica via di salvezza un fuoricampo oltreumano. Supereroe controvoglia, riluttante a prendersi cura degli altri, il protagonista di Lo chiamavano Jeeg Robot, sarà doppiamente mutante: dentro il suo corpo fortissimo diventerà vulnerabile all’amore, dipendente da un sorriso femminile, unico suo punto debole. Dopo la perdita della sola donna mai amata, scoprirà che può ancora ritrovarla negli abbracci di chi salva. E così, il gesto tipico dei supereroi, rivolto all’umanità indifesa, custodirà al suo interno il più umano dei bisogni: sentirsi amato.