Punctum in motion Fotografia e scritture dell’io
Non perderti il convegno ““, un’occasione per riflettere sulle evoluzioni di un genere come l’autobiografia, dalla seconda metà del XX° secolo fino ai giorni nostri. Il convegno è in programma martedì 29 e mercoledì 30 ottobre a Napoli il curato da Anna Masecchia e Valeria Sperti, docenti di Storia del cinema e di Letteratura francese presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II.
Il comitato scientifico internazionale del convegno che riunisce esperti dell’argomento, ha selezionato le proposte giunte dall’Italia e dall’estero.
In particolare, sarà la fotografia l’oggetto privilegiato d’indagine, proprio nella sua dimensione di innesco di una riflessione sul sé e sulla costruzione dell’io autoriale.
La letteratura è da sempre fortemente attratta dalla fotografia, capace di testimoniare il vissuto in una diversa prospettiva memoriale rispetto alla scrittura, e sembra essersi chiesta: in che modo la fotografia racconta? Qual è la sua funzione: fornire un supplemento di identità o una fuga verso l’immaginario? Il cinema, d’altro canto, continua a riflettere sul proprio dispositivo a partire dall’immagine fissa e fotografica, che diventa spesso innesco di una narrazione dell’io che si fa interrogazione del sé in relazione ad un mondo sempre più ipermediale.
“Punctum in motion. Fotografia e scritture dell’io” vuole avere come oggetto tanto le varie forme assunte dalla narrazione fotografica,quanto l’utilizzo della fotografia (oggetto, dispositivo) nelle scritture dell’io letterarie, filmiche e, più in generale, audiovisive presenti nell’arte contemporanea, nel web e in altri supporti.
Il convegno ha visto la collaborazione dell’Assessorato alla cultura del comune di Napoli, dell’Institut Français di Napoli, dell’ARGEC (Atelier de Recherche génois sur les écritures contemporaines) e gode del patrocinio della Consulta Universitaria del Cinema e del Seminario di Filologia Francese.
Mercoledì 30 alle 15, al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli, si parlerà di autori che vanno da Annie Ernaux a Ingmar Bergman, ma anche di videoartisti che presenteranno il loro lavoro.
Un momento di ulteriore approfondimento sarà dedicato ad Agnès Varda, artista e cinescrittrice, con una tavola rotonda che si terrà all’Institut Français di Napoli a partire dalle 18 e a cui farà seguito la proiezione di Ulysse (1984) e Jacquot de Nantes (1991).
Obiettivo del convegno sarà anche quello di individuare un corpus di artisti che, tra letteratura, cinema, video arte e web, abbiano contribuito a ridefinire la relazione tra fotografia, scritture dell’io e messa in movimento dell’immagine fotografica a partire da ciò che “punge” chi la osserva.
La due giorni si aprirà martedì 29 ottobre alle 9, nell’Aula ex Cataloghi Lingnei del Dipartimento di Studi Umanistici con i saluti di Arturo De Vivo, Prorettore della Federico II, Edoardo Massimilla, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Laurent Burin des Roziers, console di Francia a Napoli e Giulia Carluccio, Presidente Consulta Universitaria di Cinema. L’introduzione è affidata ad Anna Masecchia e Valeria Sperti, docenti federiciane.