Torna il Premio Napoli, lo storico riconoscimento alla letteratura italiana, che per la sua 64esima edizione ritrova uno spirito colto e al contempo popolare. Sarà il pubblico, infatti, a decretare i vincitori nelle categorie “Narrativa”, “Poesia” e “Saggistica”, a partire dalle terne finaliste selezionate da una giuria tecnica presieduta da Domenico Ciruzzi, presidente della Fondazione Premio Napoli.
Fino al 15 giugno 2018 è possibile diventare “giudice lettore” e partecipare così alle votazioni, iscrivendosi gratuitamente sul sito web www.premionapoli.it.
Basta compilare entro il 15 giugno 2018 i moduli di iscrizione disponibili sul sito della Fondazione Premio Napoli (www.premionapoli.it). Ci si può registrare sia come giudice lettore singolo, sia come parte di un comitato, guidato da un coordinatore. Fino a oggi sono state effettuate più di trecento registrazioni.
Ogni giudice lettore ha la facoltà di iscriversi per una sola sezione: “Narrativa”, “Poesia” o “Saggistica”. Il giudice lettore, quindi, ritira i libri della sezione prescelta nella sede della Fondazione, all’interno del Palazzo Reale. Ha l’obbligo di leggerli e di assegnare via web un singolo voto per uno dei testi finalisti, che saranno comunicati dalla giuria tecnica il 16 giugno 2018. È possibile esprimere la propria preferenza anche recandosi nella sede della Fondazione e accedendo alla modalità di votazione elettronica assistita.
L’opera che riceve il maggiore numero di voti dalla giuria dei giudici lettori sarà proclamata vincitrice della 64esima edizione del Premio Napoli. I riconoscimenti saranno consegnati ai vincitori nel corso della cerimonia che si svolgerà a Napoli nel mese di dicembre 2018. I giudici lettori, inoltre, possono partecipare agli incontri con gli autori e ad altri eventi organizzati dalla Fondazione Premio Napoli, nonché farsi promotori di idee e progetti da sottoporre alla Fondazione per la valorizzazione della lettura e delle iniziative culturali.
I premi speciali e la giuria tecnica
Alle tre sezioni votate dai giudici lettori si affiancano tre categorie speciali: “Internazionale”, “Cultura” e “Drammaturgia contemporanea”. In questi casi a indicare i vincitori è la giuria tecnica presieduta da Domenico Ciruzzi e formata da quindici membri: lo scrittore e “paesologo” Franco Arminio, l’autore e produttore televisivo Stefano Balassone, lo sceneggiatore e regista Maurizio Braucci, il giornalista del quotidiano “la Repubblica” Antonio Gnoli, i giuristi Alfredo Guardiano e Sergio Moccia, il medico, poeta ed editore Eugenio Lucrezi.
Diversi i docenti universitari in giuria: Chiara Ghidini (Università L’Orientale di Napoli), Massimo Fusillo (Università degli Studi dell’Aquila), Bruno Moroncini (Università degli Studi di Salerno), Ermanno Paccagnini (Università cattolica del Sacro Cuore di Milano), Matteo Palumbo (Università di Napoli Federico II), Monica Ruocco (Università L’Orientale di Napoli), Pasquale Sabbatino (Università di Napoli Federico II) e Paola Villani (Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa).