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Napoli sogna: è primo

Le premesse al match-clou dell’Olimpico erano da brividi: Lazio e Napoli alla ricerca di tre punti che ne avrebbero cambiato gli obiettivi di inizio stagione.
Alla fine l’hanno spuntata i partenopei, ma gli uomini di Rossi hanno avuto di che rammaricarsi, viste le opportunità sprecate a tu per tu con Iezzo prima e Navarro poi. Una partita intensa, vissuta sull’asse argentino Zarate-Lavezzi che di continuo alimentavano le azioni offensive.
E da una travolgente azione sulla sinistra del “Pocho” è arrivato il gol beffa: il difensore Siviglia è stato sfortunato nel deviare alle spalle di Carrizo il cross partito da sinistra.
L’inaspettato svantaggio gela la Lazio, la reazione è sterile, e riesce a produrre solo una conclusione con Pandev deviata sulla traversa da Navarro. Il Napoli conquista così dopo diciassette anni il primato in classifica insieme ad Inter e Udinese. I nerazzurri non vanno oltre il pareggio interno contro il Genoa ridotto in dieci per gran parte della ripresa, scatenando le ire di Mourinho, mentre i friulani demoliscono la Roma con un secco 3-1. I giallorossi sono sempre più in crisi e si trovano ad un solo punto dalla zona retrocessione, ed a ben undici dalle prime della classe. Vince ma non convince il Milan, che soffre tantissimo a Bergamo ma riesce a vincere grazie ad un lampo di Kakà. Tiene il passo delle prime anche il Catania, che coglie un insperato pareggio a Siena, mentre risorge la Juve, che si aggiudica il derby con una rete del solito Amauri. In coda vittorie casalinghe per la Reggina e per il Cagliari, trascinato dal ritrovato Acquafresca.
Torna alla vittoria anche la Sampdoria di Mazzarri, che ringrazia la legge dell’ex. E’ infatti Bellucci a castigare quel Bologna di cui fu anche capitano.

(G. R. D. M.)

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