Lo straordinario racconto dell’archeologia
Il Parco archeologico di Pompei partecipa alle Giornate Europee dell’archeologia 2023 che si terranno nei giorni 16, 17 e 18 giugno. Le Giornate nate su iniziativa dell’Inrap, l’Istituto nazionale di ricerca archeologica preventiva della Francia (Institut national de recherches archéologiques préventives) e estese su territorio nazionale, sono promosse in Italia dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Musei allo scopo di promuovere il patrimonio archeologico e far conoscere il lavoro dell’archeologo.
Venerdì 16 giugno, dalle 9.30 alle 13.00 i visitatori avranno la possibilità di addentrarsi nell’attività di ricerca e nelle missioni di scavo di alcune Università, tra cui la Federico II, impegnate in indagini archeologiche sulle fasi edilizie precedenti all’eruzione del 79 d. C. Le equipe di scavo saranno a disposizione del pubblico per raccontare il loro lavoro e gli aggiornamenti delle ricerche in corso.
Sarà possibile visitare le Botteghe su via dell’Abbondanza, VII 14, 1-4/6-8/10-14 (Università degli Studi di Genova, referente Prof.ssa Pallecchi); la Casa della Regina Carolina, VIII 3, 14 (Cornell University, referenti Prof.sse Gleason, Marzano, Barrett); la Casa su via del Tempio di Iside, VIII 7, 26 eil Tempio di Asclepio (Università degli Studi di Napoli Federico II, ref. Prof.ssa Carmela Capaldi); la Bottega su via del Foro, VII 5, 29 (Centre Jean Bérard, Napoli, ref. Prof.ssa Zanella); la Casa, VI 11, 11-12 (Centre Jean Bérard, Napoli, ref. Prof.sse Ballet, D’Auria); l’Edificio su via di Nocera, I 14, 1/11-14, (Tulane University, ref. Prof.ssa Emmerson).
Sabato 17 giugno alle 10.00 è in programma una visita dedicata a Villa San Marco a Stabiae/ Castellammare di Stabia a cura degli archeologi del Comitato Libero D’orsi.
Domenica 18 giugno, dalle 10.00 alle 13.00, è prevista una visita tematica alla Villa di Poppea a Oplontis/ Torre Annunziata, dal titolo “La medicina nell’antica Oplontis” con l’archiatra Andromaco, medico di Nerone e della famiglia Giulio Claudia, a cura del Gruppo storico Oplontino e dell’Archeoclub di Torre Annunziata.
Non è richiesta prenotazione per le visite.