È un weekend che non somiglia a nessun altro. E si riconosce subito: centinaia di migliaia di persone escono di casa e occupano l’Italia, scoprendone aspetti inediti e insoliti grazie alla possibilità di conoscere luoghi che non si possono visitare e storie che non vengono mai raccontate. E gli oltre 8.500.000 italiani che hanno partecipato negli anni scorsi conoscono bene le emozioni che si provano solo durante le Giornate FAI di Primavera, la cui 24ª edizione è in programma sabato 19 e domenica 20 marzo 2016.
Oltre 900 visite straordinarie a contributo libero in 380 località in tutte le regioni d’Italia: è il più importante evento di piazza dedicato ai beni culturali, una grande festa che si svolge fuori e dentro di noi. Fuori ci sono i luoghi dove darsi appuntamento per “riconoscersi” e vivere la gioia della cultura, tutti insieme in una serena atmosfera di condivisione. Dentro ci siamo noi, con le nostre storie e con la nostra curiosità a personalizzare ciò che vediamo.
Molte cose non sono le stesse, nei due giorni di aperture eccezionali organizzate dal FAI: gli italiani non si innervosiscono mentre sono in coda in attesa di visitare un luogo, ma ne approfittano per confrontarsi e condividere esperienze; gli adulti non sono coloro che trascinano i giovani, ma al contrario sono i giovani, volontari e Apprendisti Ciceroni del FAI, a guidare gli adulti, accompagnandoli nelle visite e raccontandone le storie. E tanti luoghi si trasformano: da chiusi e invisibili ora si aprono, da ignoti diventano noti e anche quelli che fanno parte della vita di tutti i giorni (stazioni ferroviarie, fabbriche, porti) vengono raccontati e si svelano ricchi di sorprese.