La ballata del carcere di Reading al Mercadante
Roberto Azzurro sarà in scena da giovedì 14 a domenica 17 novembre, nella doppia veste di interprete e di regista, al Ridotto del Mercadante, con lo spettacolo La ballata del carcere di Reading di Oscar Wilde, col quale si apre la programmazione 2019/2020 della piccola sala al primo piano del Teatro Mercadante.
In scena, al pianoforte, il musicista Matteo Cocca. Ha collaborato alla scena Tata Barbalato; le luci sono di Carlo Russo. La produzione è di Ortensia T.
Scritto da Oscar Wilde dopo la sua scarcerazione dalla prigione di Reading Gaol il 19 maggio 1897, dove era stato rinchiuso con l’accusa di sodomia, il testo venne pubblicato nel 1898.
«Il componimento poetico di Wilde – scrive l’attore e regista – è un grido di dolore appassionato, uno scritto crudo e sincero che ci restituisce un Wilde più umano, ma non per questo meno lucido nel denunciare la terribile esperienza vissuta in prigione.
Un’esperienza che lo mette al confronto, nella convivenza con un condannato a morte, con il feroce e assurdo rituale dell’esecuzione capitale». «Scrivendo questo testo – prosegue Roberto Azzurro – Wilde maturò la sua riflessione su come tutti possiamo considerarci malfattori e su come tutti abbiamo bisogno di essere perdonati. L’ironia e il riso che hanno sempre accompagnato la sua opera lasciano qui il posto alla sofferenza, che non è mai grido sguaiato, ma solo lamento. Un dolore ancora più tangibile per un uomo come lui, abituato ai salotti esclusivi dell’Inghilterra vittoriana e piombato all’improvviso nel buio di una cella.
Distrutto dalla fatica e dall’umiliazione, provato nello spirito e nel fisico, invecchiato e disperato, Wilde concepisce i versi della sua Ballata dove sembra non voglia accettare definitivamente non tanto che il carcere possa spezzare i cuori, quanto che possa ridurli in pietra».
Ridotto del Mercadante
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