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Il Polo Nord è a un passo con Città della Scienza

Giovedì 28 settembre 2017, alle 11, a Città della Scienza si terrà l’inaugurazione della mostra “ARTICO Viaggio interattivo al Polo Nord”, che sarà aperta al pubblico dal 29 settembre al 10 dicembre 2017.

Il Presidente del Cnr Inguscio e il Presidente della Fondazione Idis-Città della Scienza Vittorio Silvestrini, presentano la mostra del CNR che guida il pubblico alla scoperta dell’Artico, delle sue peculiarità e dei fenomeni osservati attraverso installazioni fisiche e multimediali, esperimenti interattivi, apparecchiature scientifiche, ricostruzioni in scala, documenti, oggetti e immagini emozionanti.

I cambiamenti climatici rappresentano oggi una sfida cruciale per il futuro del Sistema Terra e l’Artico è la regione del pianeta in cui questi si manifestano più rapidamente che altrove.

Il riscaldamento globale ha un enorme impatto sulle superfici coperte da ghiacci, in particolare sulla formazione e l’estensione del ghiaccio marino, sul ritiro dei ghiacciai terrestri e sullo scongelamento del permafrost. Questi fenomeni hanno conseguenze importanti sull’aumento delle superfici vegetate e della tundra, sulla vita degli animali e sull’intero ecosistema artico. Tutto ciò ha ricadute in termini economici, sociali e geopolitici che vanno ben al di là dei confini di questa regione. Per questo l’Artico può essere considerato, a ragione, un grande laboratorio naturale dove studiare questi processi.

Attraverso installazioni multimediali, esperimenti interattivi, apparecchiature scientifiche, ricostruzioni in scala, documenti, oggetti e immagini suggestive, la mostra guida il pubblico alla scoperta dell’Artico, delle sue peculiarità e dei fenomeni osservati.

Dopo la descrizione delle caratteristiche geografiche, con riferimenti alle scoperte e alle comunità indigene, viene illustrato il meccanismo che regola la distribuzione di energia sul Pianeta e come interessa le aree polari, come funziona l’aurora boreale, perché si vede il sole di mezzanotte, in cosa consiste la deplezione (detta volgarmente “buco”) dell’ozono.

Il percorso della mostra prosegue  mettendo a fuoco le principali attività di ricerca che l’Italia conduce in Artico e in particolare a Ny Ålesund, nelle Isole Svalbard, dove il Cnr gestisce la stazione di ricerca “Dirigibile Italia”. Infine viene illustrata la struttura organizzativa degli organismi internazionali, di cui anche l’Italia fa parte, che gestisce la programmazione scientifica e politica in Artico.

La mostra è suddivisa in quattro aree: L’Artico nel sistema globale che illustra le caratteristiche geografiche dell’Artico, delle popolazioni che vi abitano e la storia delle esplorazioni; la Ricerca: osservare e comprendere il sistema Artico, che evidenzia le principali attività di ricerca che l’italia conduce in artico e in particolare a Ny Ålesund, nelle Isole Svalbard, dove il Cnr gestisce la stazione di ricerca “Dirigibile Italia”; La Vulnerabilità e resilienza in cui si affrontano temi relativi all’ecosistema artico quali l’inquinamento chimico, la deplezione dello strato dell’ozono, i rischi connessi alla degradazione del permafrost; La Governance dell’Artico che descrive la struttura organizzativa degli organismi internazionali, di cui anche l’Italia fa parte, che gestisce la programmazione scientifica e politica in Artico. Ognuna di esse è composta da pannelli illustrativi con testi, immagini, grafici, video e exhibit interattivi

L’Artico nel sistema globale

Quest’area descrive le caratteristiche geografiche dell’Artico, delle popolazioni che vi abitano e la storia delle esplorazioni artiche, e illustra  diversi temi come la relazione tra ghiaccio e livello dei mari, il ruolo delle regioni polari nel sistema climatico terrestre, i modelli climatici e l’aurora boreale.

In questa sezione troviamo la Mappa animata dell’Artico che illustra le regioni settentrionali dei vari continenti che si affacciano sul mar glaciale artico, nonché i meridiani, i paralleli con il circolo polare artico e l’isoterma dei 10° a luglio. Epoi possibile distinguere tra polo geografico e polo magnetico e osservare il tracciato in movimento, associato a filmati storici, dei viaggi di Umberto Nobile con i dirigibili Norge e Italia

Le stagioni e l’eclittica

Il visitatore può ruotare un mappamondo attorno ad una lampada, ripercorrendo il moto di rivoluzione che la Terra compie nel corso di un anno attorno al sole. Il mappamondo, libero di ruotare anche attorno al proprio asse, mostra la stessa inclinazione che ha la Terra rispetto al piano dell’eclittica. E’ così possibile osservare come varia l’incidenza dei raggi, l’illuminazione terrestre e la diversa durata del giorno nelle differenti zone del nostro pianeta. In particolare, l’attività può aiutare la comprensione del significato di tropico, solstizio, equinozio e la particolarità delle regioni polari.

Aurora Boreale

L’aurora è uno dei fenomeni atmosferici più affascinanti e carichi di potere evocativo. E’ dovuta al vento solare che in prossimità della Terra viene convogliato dal campo magnetico verso i poli e qui entra in collisione con le particelle della ionosfera, generando suggestive emissioni luminose. Una proiezione che illustra in maniera semplice ed efficace il fenomeno delle aurore polari rappresenta lo sfondo dell’exhibit vero e proprio. All’interno di una grossa campana da vuoto è infatti possibile, premendo un pulsante, ionizzare l’aria e generare un plasma luminoso, simile a quello che costituisce le aurore.

La ricerca: Osservare e comprendere il sistema Artico

Nella seconda area vengono illustrate le principali attività di ricerca che l’Italia conduce in Artico e in particolare a Ny Alesund, nelle Isole Svalbard, dove il Cnr gestisce la stazione di ricerca “Dirigibile Italia”. In particolare vengono descritte le attività svolte grazie alla Climate Change Tower, gli aspetti fisici e biologici del sistema fiordo, il permafrost e la vegetazione, le attività di ricerca sottomarina.

Simulazione trasferimento calore dall’equatore al polo

Una piccola vasca riempita di un liquido particolare permette di visualizzare la formazione di un moto convettivo. Si tratta di un fenomeno generato da differenze di temperatura e densità in un fluido, dove correnti calde di materiale salgono verso quelle più fredde, mentre quelle fredde ridiscendono, instaurando movimenti circolari chiamati celle convettive.

Suoni sottomarini

Tre altoparlanti direzionali permettono di ascoltare una selezione di suoni sottomarini registrati dai ricercatori del Cnr sul fondo del Kongsfjorden: rottura del ghiacciaio di Kronebreen, foca barbata, narvalo, balenottera azzurra.

Il veicolo semi-sommergibile “Shark”

Il veicolo autonomo semi-sommergibile Shark è stato utilizzato nell’estate 2015 nel corso di una campagna scientifica condotta nel fiordo Kongsfjord presso l’arcipelago delle Isole Svalbard. In mostra è presentato un modello realizzato in scala e pilotabile dai visitatori.

Vulnerabilita’ e resilienza

In quest’area vengono descritti la vulnerabilità e la resilienza dell’ecosistema artico. Sono illustrati i seguenti temi: l’inquinamento chimico, il fenomeno della deplezione primaverile dello strato dell’ozono, i rischi connessi alla degradazione del  permafrost.

La Governance in Artico

In quest’ultima area viene descritta la struttura organizzativa degli organismi internazionali, di cui anche l’Italia fa parte, che gestisce la programmazione scientifica e politica in Artico. In particolare sono illustrati il Consiglio Artico e la strategia italiana, gli organismi di gestione delle politiche in Artico.

La mostra è stata ideata e realizzata a cura di, CNR – Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente, CNR – Direzione Generale Ufficio Comunicazione Informazione e Urp, CNR – Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima e CNR – Istituto per le Tecnologie Didattiche.

La tappa napoletana è a cura del CNR – Direzione Generale Ufficio Comunicazione Informazione e Urp in collaborazione con Fondazione Idis-Città della Scienza.

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