L’orario scomodo, la sfortuna, qualche episodio dubbio. Il Napoli rallenta pericolosamente la sua rincorsa al secondo posto, pur sempre attendendo la gara della Roma contro il Pescara dell’ex Zeman di questa sera. Nel lunch match del “Mapei Stadium” finisce 2-2 contro un bel Sassuolo, cinico e corsaro, abile nel chiudere gli spazi e nel sfruttare quei soliti piccoli errori degli azzurri.
Dopo un primo tempo opaco, terminato a reti inviolate, la ripresa è più avvincente e si è aperta col gol di Mertens, al ventiduesimo centro in campionato, servito splendidamente da Callejon, arrivato in doppia cifra sia per assist che per realizzazioni. Poi sei minuti dopo, al ’15, pareggio di Berardi, che ha sfruttato un errore clamoroso del capitano Hamsik, allenatosi poco questa settimana per via di un leggero infortunio al polpaccio.
I partenopei dopo il nuovo vantaggio del Sassuolo si sono riversati in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio, ma ben due legni hanno frenato prima il folletto belga e poi Insigne, fresco di rinnovo col club di De Laurentiis fino al 2022 a 5 milioni a stagione. I neroverdi, così, hanno approfittato della buona sorte e, a dieci dal termine, si sono portati sul 2-1 con Mazzitelli. La reazione di Sarri non è tardata ad arrivare: fuori Jorginho, dentro Milik e proprio il polacco ha fissato definitivamente il risultato in parità, tornando finalmente al gol dopo il lungo infortunio.
Ma il mondo sportivo ha vissuto un grave lutto in questo weekend. Sabato mattina è morto il ciclista Michele Scarponi. L’atleta è deceduto in seguito ad un violentissimo scontro con un furgone mentre si allenava con la bici per le strade nel suo paese, Filottrano. Aveva 37 anni e lascia una moglie e due gemelli piccoli. Scarponi vinse il Giro d’Italia nel 2011 in seguito alla squalifica di Contador ed era stato appena promosso capitano della squadra kazaka per il prossimo Giro d’Italia. Lunedì 17 aprile aveva vinto la prima tappa del Tour of the Alps, indossando la maglia da leader.
Lui. Ipp.