I recenti episodi di violenza camorristica in città pongono drammaticamente il tema delle nuove generazioni criminali e della capacità di attrazione che i clan esercitano nei confronti dei giovani. Non solo come disperato approdo di esistenze precarie e deprivate sul piano materiale, ma anche come punto di riferimento identitario.
Venerdì 24 marzo alle 10, nell’aula T2 del Dipartimento di Scienze Sociali, al piano terra, si terrà un incontro a cura del professore Luciano Brancaccio sul tema ‘I giovani camorristi e la città’.
Letteratura, stampa e altri media si occupano ripetutamente di questi fenomeni, spesso caricandoli di stereotipi e assecondando narrazioni sensazionalistiche. In genere si tende a considerare la violenza dei giovani camorristi come una componente barbara della città, circoscritta ad alcuni territori e ambienti sociali e che si spiega con il degrado sociale e culturale. Ma è veramente così? Quali sono le origini sociali di questi nuovi gruppi e in che modo sono legati alle formazioni storiche di camorra? L’immaginario delle giovani generazioni camorriste è così distante da quello degli altri giovani della città? Qual è la simbologia, quali i linguaggi, gli stili e i riferimenti estetici dei baby boss e dei loro affiliati? E in che misura questi stilemi esercitano fascinazione sui giovani esterni ai circuiti camorristici?
A queste e altre domande cercheranno di rispondere studiosi e operatori delle istituzioni di prevenzione e contrasto, in una discussione aperta con gli studenti del Liceo Scientifico Labriola di Napoli.
Dopo i saluti istituzionali di Enrica Amaturo, Direttore del Dipartimento di Scienze Sociali e Arturo De Vivo, Pro-Rettore della Federico II, intervengono Monica Amirante (Giudice del Tribunale di Sorveglianza di Napoli), Carlo Morelli (Direttore Coro Giovanile del Teatro San Carlo e operatore delle carceri di Nisida e Poggioreale), Pasquale Sabbatino (Professore Ordinario, Dipartimento di Studi Umanistici). Parteciperanno gli studenti del Liceo Scientifico Labriola di Napoli. Coordina Luciano Brancaccio (LIRMAC – Laboratorio Interdisciplinare di Ricerca su Mafie e Corruzione).