Ansie, paure, emozioni: tutto in una manciata di imperdibili racconti
Di questi tempi aprire un romanzo è rischioso: ci sono le vacanze da organizzare, gli esami da preparare, la giornata al mare da pianificare. E in un paio di giorni abbiamo dimenticato perfino il nome dei protagonisti.
Questa settimana Radio F2 vi consiglia la forma breve, da bere a sorsi intensi. In programma: draghi, Indios, bambini e addirittura gente perbene.
Iniziamo da uno dei più bei libri che potreste leggere, ovvero “Lo cunto de li cunti” di Giovanbattista Basile. Dedicare una ventina di minuti al giorno a ciascuna delle cinquanta favole del secentista napoletano è probabilmente meglio che vedere il film di Matteo Garrone da poco uscito.
Accompagnato da una traduzione in italiano contemporaneo corredata da un corpo di note di grande aiuto per il lettore non specialista, l’edizione Garzanti del “Cunto” è ancora più godibile nel napoletano originale. Un libro spesso sei centimetri che divorerete e in cui vi sembrerà di rileggere le storie della vostra infanzia in un remake di Quentin Tarantino.
Effetto collaterale della lettura del “Cunto” è l’ansiosa ricerca del senso di favole tanto raccapriccianti che spaventano gli adulti più dei bambini. Quali sono invece i meccanismi alla base delle paure infantili? Come aiutarli ad affrontare fobie ingiustificate e perchè alcune cose ordinarie generano panico? “Le paure segrete dei bambini”, di Lawrence J. Cohen (Feltrinelli), vuole rispondere a queste domande. Lo psicologo americano ha elaborato il metodo del Playful Parenting che consiste nell’instaurare una comunicazione col bambino tramite la messa in scena di giochi e situazioni finzionali simili appunto a quelle fiabesche.
In uno spazio favoloso ma reale, Enrique Breccia ambienta la sua raccolta di racconti lirici illustrati, “La guerra della pampa e altre storie coloniali” (001 Edizioni). L’illustratore argentino traferitosi a Spoleto racconta la guerra contro gli Indios della giovane Repubblica Argentina, la rivoluzione messicana di Emiliano Zapata e la guerra d’Algeria allargando, come suo solito, uno strumento espressivo pregiudizievolmente relegato al pubblico più giovane, alla comprensione di eventi storici di particolare crudezza.
E se pensate che l’assurdo e il violento siano lontani da noi nel tempo e nello spazio e scompaiano con l’adultità, vi consigliamo una lettura conturbante ma bella, tessuta di un sarcasmo illuminante. Francesco Recami esordisce pubblicando guide di montagna e forse non è tanto contento quando scende a valle. Il mondo di provincia della sua “Piccola enciclopedia delle ossessioni” (Sellerio) è una raccolta di follie che denuncia la decadenza della nostra società: ogni racconto cattura un particolare individuo con i suoi feticci e le sue follie. Mancano gli scarafaggi magici e i pidocchi giganti di Basile, ma l’uomo resta anche da solo spaventoso abbastanza.