Al cineforum del CLA un film sul disastro di Fukushima
Un terribile ricordo, terrificanti conseguenze che riportano alla memoria il disastro di Chernobyl nel 1986.
Sono ormai passati sette anni dal disastro di Fukushima, una serie di incidenti – incluse quattro distinte esplosioni – avvenuti presso la centrale nucleare omonima situata presso Naraha nella Prefettura di Fukushima, in Giappone, l’11 febbraio 2011, a seguito del terremoto e maremoto del Tōhoku.
La regista tedesca Doris Doerrie ha voluto raccontare nel suo “Grüße aus Fukushima (Fukushima, mon Amour)” il dramma del disastro ma anche della vita , della speranza e dell’amore post distruzione.
Il film sarà il nuovo appuntamento con il cineforum in lingua originale del CLA – Centro Linguistico di Ateneo dell’Università Federico II, giunto all’edizione numero undici.
L’appuntamento organizzato in collaborazione con il COINOR, il Goethe Institut, il Corso di Studi in Lingue e il Dottorato di Studi in Mind, Gender and Languages è, come di consueto, per martedì 20 marzo alle ore 18 al cinema Academy Astra, in via Mezzocannone 109.
La pellicola ha vinto la sezione Panorama al Festival del Cinema di Berlino nel 2016 e segue la storia di una giovane donna tedesca che si unisce a un gruppo di persone in un viaggio attraverso la regione giapponese colpita.
Autentico colpo al cuore il film della Doerrie dove la giovane tedesca Marie, arrivata in Giappone con il proposito di fare la clown per il piccolo villaggio di anziani sopravvissuto alla città, ormai morta, di Fukushima, incontra Satomi, un’anziana geisha a cui non è rimasto più nulla se non una casa distrutta.
Amicizia che nasce e si rinsalda tra le due donne quasi per espiare colpe del passato e emozioni che riaffiorano su scelte sbagliate. Un vicendevole scambio di consapevolezze e dolore con la finalità unica di ricostruire identità ed esistenze oramai perse.