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Addio Hawking, uomo delle stelle

Oggi piangiamo la scomparsa di una mente eccellente. Muore a 76 anni uno dei più incredibili scienziati del nostro tempo e non solo, Stephen Hawking.

Malato di Atrofia Muscolare Progressiva (malattia del motoneurone), ha condotto una vita lunga e costellata di successi, cambiando il nostro modo di concepire e conoscere l’universo.

Hawking: una grande personalità del mondo accademico-scientifico, fra i più autorevoli e conosciuti fisici teorici al mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri, sulla cosmologia quantistica e sull’origine dell’universo.

È stato il più grande cosmologo della sua generazione ma cosa molto più importante, è diventata un’icona mondiale per il suo impegno nella ricerca nonostante le sue difficili condizioni fisiche. Il campo principale di ricerca di Stephen Hawking è sulla teoria della gravità quantistica, e in particolare i buchi neri.

Fino al 2009 ha occupato la cattedra di matematica all’Università di Cambridge, la stessa cattedra tenuta da Isaac Newton, un vero e proprio predestinato.

Hawking nacque l’8 gennaio 1942 dallo scienziato Frank Hawking e da Isobel Eileen Walker.

Il fisico iniziò gli studi presso la Byron House School e con l’andare del tempo sviluppò una genuina passione per la matematica e cominciò la sua formazione universitaria nell’ottobre del 1959, all’età di 17 anni, presso la University College. Fu il più giovane tra i suoi coetanei.

Arrivato nel 1963 a Cambridge, le accresciute difficoltà nell’uso degli arti spinsero Hawking a sottoporsi ad accertamenti medici. Gli venne diagnosticata una malattia degenerativa dei motoneuroni, che comprometteva la funzione di governo della contrazione muscolare: in particolare si pensò allora alla sclerosi laterale amiotrofica (SLA) o a malattia ad essa correlata .

Una mente geniale come quella di Stephen Hawking stranamente non ha vinto il Premio Nobel ma altri prestigiosi riconoscimenti nel suo campo, nonché ha prestato servizio alla Casa Bianca durante l’amministrazione Clinton.

Parlando di vita privata, Hawking sposò la sua fidanzata del college, Jane Wilde, nel 1965.

La coppia ebbe tre figli, ma il matrimonio si interruppe nel 1991.

Della sua vita giovanile, dei suoi inizi se ne parlò nel 2014 nel film “La teoria del tutto”, diretto da James Marsh, sulla vita di Hawking, adattamento cinematografico della biografia “Verso l’infinito (Travelling to Infinity: My Life With Stephen)”, scritta da Jane Wilde Hawking, ex-moglie del fisico.

Per l’interpretazione dello scienziato, Eddie Redmayne ottiene l’Oscar come migliore attore protagonista.

Un’esistenza, quella di Hawking, vissuta al massimo, al di là di qualsiasi ostacolo, al di qualsiasi alibi. Oltre lo spazio e il tempo.

Chi. Cri

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