Quando una bottiglia diventa nave


Siamo stati tutti bambini, abbiamo smontato e rimontato “cose”: dai puzzle alle calcolatrici. Ma alcuni sono andati oltre, studiando il comportamento in acqua di alcuni materiali: hanno costruito autonomamente recycled boat.

Così materiali come plastica e carta hanno avuto, seppur breve, una nuova vita. Insomma il loro giorno da leoni perché hanno vinto.

Si è tenuta infatti il 18 Settembre al parco del laghetto dell’Eur la Re Boat Roma Race 2016 – Trofeo Euroma2, una regata che ha visto coinvolte ventuno imbarcazioni vestite obbligatoriamente di plastica, legno, acciaio, carta e cartone riciclabili.

Libera la forma, obbligatorio l’uso di trazione ad impatto zero: niente motori, al via pedali e remi.

La dura prova di rimanere a galla e tagliare il traguardo è stata vinta da due donne che hanno chiamato la loro boat “Sei di Monterotondo se”. Secondo posto per la boat costruita con la maggior quantità di materiale di recupero e riciclo, terzo posto a chi di ecosostenibile aveva anche l’abbigliamento.

Ma i premi non finiscono qui, forse perché lo scopo è alto, forse perché era domenica: per l’imbarcazione più colorata, per la più bella, per la più lenta!

I consorzi Comieco, Corepla, Ricrea e Rilegno hanno ringraziato per la partecipazione e, a loro volta, alla fine della manifestazione, si saranno “riempiti le tasche” della carta, della plastica, dell’acciaio, del legno utilizzati, nuovamente riciclabili.

L’intento? Sembrerebbe scontato ma lo scriviamo lo stesso: sensibilizzare ed educare tutti sulla sostenibilità ambientale.

Ari. Leg.