Napoli Teatro Festival. L’invasione della bellezza per più di un mese

Napoli Teatro Festival, edizione numero undici, e un interesse crescente per la manifestazione, a partire da un segno imporntate per il teatro e il suo pubblico, i prezzi davvero popoolari per i bigliettii, da 8 a 5 euro.

Il NTF organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Luigi Grispoello, è diretta per il secondo anno da Ruggero Cappuccio e avrà inizio l’8 giugno per concludersi il 10 luglio.

Grandi numeri, tantissimi spettacoli, una vitalità mai vista in una città come Napoli snodo nevralgico del teatro italiano e internazionale.

Trentaquattro giorni di programmazione effettiva, ottantacinque le compagnie, tra nazionali ed internazionali, impegnate per centosessanta recite complessive.

Una nuova edizione, multidisciplinare, che abbraccia la conoscenza delle arti a 360°.

Abbiamo la prosa con cinquantacinque titoli, che offre spazio e visibilità a compagnie di eccellente livello insieme agli spettacolo della sezione “Osservatorio”.

Alcuni nomi per rendere chiara l’idea di un parterre di primissimo livello:

Declan Donnellan, Isabelle Huppert (nella lettura de “L’amantdi Marguerite Duras al Teatro di San Carlo l’11 giugno), Rabih Mroué, Thierry Collet, Liv Ullmann, Alvis Hermanis, a “Brodsky/Baryshnikov” omaggio a Mikhaïl Baryshnikov; questi solo alcuni per la sezione Internazionale.

Per la sezione Italiana: Manlio Santanelli, Lina Sastri, Silvio Orlando, “Storia di un’amicizia” di Fanny e Alexander tratto da “L’Amica geniale” di Elena Ferrante, “Sotto il Vesuvio niente” di Pasquale De Cristofaro e Peppe LanzettaRenato Carpentieri, Nando Paone, Gino Rivieccio e Antonella Morea, “Il Gatto” da Georges Simenon con Elia Schilton e Alvia Reale per la regia di Roberto Valerio.

A questi si aggiungono i debutti in Regione di “Canto degli esclusiconcertato a due per Alda Merini con Alessio Boni e Marcello Prayer, “Moby Dick” nella lettura di Alessandro Preziosi, “Il Cantico dei Cantici e altre storiedi e con Luca Zingaretti.

La sezione Danza sarà tesa alle esplorazioni contemporanee del corpo e della scena, 8 titoli accoglie produzioni di diversi Paesi (dall’Italia alla Tunisia, Francia, Libano, Argentina, Inghilterra, Belgio) mentre la sezione Musica vivrà di luce propria con 8 concerti programmati in vari spazi del Capoluogo, tra il Cortile d’Onore di Palazzo Reale e il Teatro Diana, nonché in regione con le serate al Duomo di Salerno, all’Abbazia di Mercogliano, al Duomo di Amalfi, alla Reggia di Caserta.

Da rimarcare la presenza di un gruppo evocativo come i Foja (presenti al Cortile d’Onore di Palazzo Reale il 10 giugno), di Enzo Gragnaniello & Solis String Quartet (al Duomo di Amalfi il 30 giugno, e del soprano con il soprano Naomi Rivieccio che si esibirà alla Reggia di Caserta il 4 luglio,

Ricca anche la sezione Mostre con 8 esposizioni dedicate, ad esempio, a Patroni Griffi, Tomasi di Lampedusa, Tina Pica, Mario Martone e Teatri Uniti; interessante la sezione Cinema con 10 serate a Palazzo Reale dedicate a Vittorio De Sica nonché alla sezione dedicata alla Letteratura intitolata “Qui”, a cura di Silvio Perrella in programma a Villa Pignatelli dal 13 al 23 giugno).

Menzione a parte per la sezione Progetti Speciali che propone il “Napoli Strit Festival” (réunion degli artisti di strada ideata da Ettore De Lorenzo nel Centro Storico di Napoli, l’8 e 9 giugno), il “Mercato dell’arte e della civiltà” (maratona – indagine in 12 ore sul teatro contemporaneo a cura di Davide Sacco, il 17 giugno a Santa Fede Liberata nel Centro Antico).

Anche per il 2018 Festival continua la fruttuosa collaborazione con Mimmo Paladino.

L’artista ha dato un volto all’immagine, il catalogo e i materiali promozionali, che diventano così oggetti d’arte, oltre che elementi informativi.

Particolarmente significativaè la costituzione dellaCasa del Festival presso il Palazzo Reale di Napoli. Qui, nei suoi diversi spazi, oltre alla biglietteria ed all’Info Point, saranno ospitate proiezioni, incontri, spettacoli, mostre e concerti.

All’interno del suo giardino sarà allestito lo spazio del Dopofestival che accoglierà un bookshop ed uno spazio ristoro, oltre a presentare un’ulteriore  programmazione parallela tra musica e cinema e le letture sceniche del progetto “Così lontani, così vicini” di Pier Luigi Razzano con  Giovanni Ludeno e Valentina Curatoli.

I luoghi del festival sono numerosi: oltre ai numerosi teatri della città (Trianon Viviani, Nuovo, Politeama, Sannazaro, Augusteo, Galleria Toledo, Diana, Bellini, Mercadante, San Carlo, Sala Assoli, Nest) gli altri luoghi coinvolti nella programmazione saranno il Museo Madre, Palazzo Serra di Cassano, Palazzo Fondi, Donnaregina Vecchia, Villa Pignatelli.

Fuori dalla città in Regione gli spazi adibiti al Festival saranno siti Unesco: il Duomo di Salerno, l’Abbazia di Mercogliano, il Duomo di Amalfi, la Reggia di Caserta, il teatro naturale di Pietrelcina.

Una via per una crescita costante della cultura a Napoli con l’intenzione primaria di coinvolgere la partecipazione assoluta del pubblico, di tutte le età., di tutte le classi, a tutti i livelli.

Qui si può consultare il programma completo