Napoli di nuovo colpita al cuore. Sfregiato l’affresco nella basilica di San Giovanni Maggiore

La Chiesa di San Giovanni Maggiore è una basilica tra le più antiche e importanti della città, fondata nel VI secolo per opera del vescovo Vincenzo, sulle rovine di un tempio pagano.

Già sofferente perché interminabile cantiere, prima di scavo archeologico e poi di restauro, nel frattempo spogliata dai ladri, questa chiesa conserva al suo interno stupefacenti tracce dell’antica struttura paleocristiana. Come ci testimonia l’abside aperta, attorno alla quale girava un deambulatorio.

Molteplici e straordinarie le opere racchiuse in questo prestigioso scrigno, opere che dovrebbero essere gelosamente custodite, ma che purtroppo non lo sono, infatti nella cappella del Paleologo dedicata a Santa Maria dei Greci, l’affresco della “Madonna col Bambino e San Pietro” del XVI secolo, è stato vittima di un grave danno causato da un trapano durante la ristrutturazione di un edificio adiacente l’importante cappella.

L’incidente si sarebbe verificato il 13 aprile scorso durante una seduta di laurea dell’Istituto Orientale di Napoli ospite del suggestivo sito museale.

Luigi Vinci, presidente della Fondazione “Ordine Ingegneri Napoli” che ha in comodato d’uso l’edificio di culto, ha dolorosamente commentato: «Non ci sono parole per descrivere l’entità del danno e le modalità che hanno procurato lo sfregio all’opera d’arte».

Fed. Mar. Ant. Mat.