Mare Fuori: tra immaginario e realtà

Giovedì 11 maggio alle ore 10:30, presso l’Aula T-2 del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si terrà il seminario dal titolo Mare Fuori: tra immaginario e realtà. Una riflessione sulla rappresentazione della devianza e della criminalità minorile.

L’incontro propone un confronto tra i protagonisti della serie TV Mare Fuori ˗ prodotta da Rai Fiction e Picomedia ˗ Don Salvatore, Carmela e Cucciolo (nella realtà, rispettivamente, Raiz, Giovanna Sannino e Francesco Panarella ), e sociologi, operatori ed esperti del tema.

Il confronto sarà introdotto dai saluti istituzionali della Direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali, Dora Gambardella, moderato dal coordinatore scientifico dell’Osservatorio Giovani (OTG) e coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, Lello Savonardo, e vedrà come ospiti Sergio Brancato, sociologo dei media, Ivan Silvestrini, regista di “Mare Fuori”, Francesco Pinto, già Direttore del Centro di produzione Rai di Napoli e Paola Pannicelli, producer del progetto “Mare Fuori”, Giuseppe Centomani, già dirigente del Centro per la Giustizia Minorile della Campania e Lucariello, rapper e formatore negli IPM.

L’evento mira, da un lato, ad entrare, attraverso la testimonianza diretta degli attori, nella trasfigurazione filmica di un fenomeno sociale, quale la criminalità minorile. Dall’altro, ad analizzarlo da un punto di vista fenomenologico, individuando profili identitari, fattori di rischio,  percorsi di prevenzione e inclusione. Gli studenti che parteciperanno avranno la possibilità di interagire con gli ospiti offrendo spunti e punti di vista diversi e, allo stesso tempo, potranno arricchire la loro conoscenza e percezione del fenomeno, cercando di far emergere non solo gli aspetti conclamati ma anche quelli più flebili e sommersi.

Il seminario è promosso dall’Osservatorio Giovani nell’ambito del Progetto MUR “L’impegno delle Università italiane in tema di legalità e mafie: l’insegnamento tra innovazione e tradizione”.