Lucernario di Saramago

Scritto nel 1953, rifiutato da più editori e rimasto al buio per circa sessant’anni, Lucernario è la seconda opera scritta di Josè Saramago, lo scrittore portoghese premio Nobel per la Letteratura nel 1998.

Pubblicato in Italia soltanto nel 2012 da Feltrinelli, in questo libro si scopre un Saramago nemmeno trentenne alle prese col tentativo giovanile di definire profonde psicologie, contesti subdoli e rapporti marchiati col fuoco dell’ipocrisia piccolo-borghese.

L’azione si svolge nella Lisbona di metà ‘900, in un palazzo decadente di un quartiere popolare abitato per lo più da prostitute, parassiti sociali e uomini sconfitti e consumati da una realtà corrosiva. Dall’alto di un lucernario di vetro da cui è ricoperta la struttura si osserva la continua ricerca di ogni figura-ombra della spinta necessaria a realizzare le proprie aspirazioni individuali e conformiste ricorrendo a compromessi, stratagemmi che riproducono all’infinito l’inconsapevole paradosso del vuoto mare esistenziale in cui si annega.

Per gli amanti di Saramago leggere Lucernario significa iniziare a rintracciare quelle qualità di grande scrittore che solo con gli anni matureranno e lo renderanno pienamente padrone delle parole e dei concetti espressi. Il grande respiro narrativo e la capacità di catturare il lettore sono le costanti che si arricchiranno poi della verve schietta, della graffiante ironia e della minuzia intellettuale tipiche del più maturo “Caino”.

Cla. Tra.