L'invenzione della madre di Marco Peano

Il libro che vi consigliamo questa settimana è “L’invenzione della madre” di Marco Peano, edita da Minimum Fax. Giunto alla terza ristampa in due settimane, l’opera prima dell’editor di Einaudi si sta imponendo sul pubblico e impegna l’autore in un vasto tour di promozione che lo ha portato a Napoli la settimana scorsa, fino ai microfoni della nostra stessa radio.

Il romanzo racconta la storia di Mattia, ventiseienne di provincia che deve convivere con la malattia senza speranza della madre. Nell’attesa della fine ineludibile del genitore, il protagonista diventa telecamera di carne e sangue, osservatore vorace che cerca di scolpirsi una immagine materna che non muoia, rifiutando di abbandonare la sua adolescenza e fossilizzandosi in uno stallo che trova interruzione solo nell’effettivo giungere della fine della donna.

Il testo è suddiviso in tre macro-blocchi, la cui cronologia relativa è definita dalla morte della madre, ed ulteriormente in brevi brani i cui titoli sono spesso attinti agli stilemi e formularità della scrittura saggistica. La furia catalogativa dell’elenco esplode a intervalli regolari in ampi brani parentesizzati in cui la realtà esterna al mondo claustrofobico della specifica esperienza di Mattia propompe con esiti di straniamento. È il mondo esterno che ineludibilmente va avanti, imponendo al protagonista la ricerca di un senso e l’abbandono di un utero luttuoso.

Fer. Fev.