La morte e la fanciulla al Teatro San Ferdinando

Al Teatro San Ferdinando dal 7 al 12 marzo 2023, lo spettacolo La morte e la fanciulla, il testo del drammaturgo cileno Ariel Dorfman nella traduzione di Alessandra Serra, con la regia di Elio De Capitani.

Interpreti dello spettacolo sono Enzo Curcurù (nel ruolo dell’avvocato Gerardo Escobar), Claudio Di Palma (in quello del Dottor Miranda), Marina Sorrenti (nei panni di Paulina Salas, moglie di Gerardo Escobar).

Le scene e i costumi sono firmati da Carlo Sala; light designer Nando Frigerio; sound designer Ivo Parlati. Una produzione Teatro di Napoli-Teatro NazionaleFondazione Campania dei FestivalTeatro dell’Elfo.

La vicenda è ambientata in un paese che ha appena raggiunto una fragile democrazia. Un avvocato, Gerardo Escobar, è stato da poco nominato a presiedere una commissione di indagine sui “desaparecidos”. Una donna, sua moglie Paulina Salas, è ancora segnata dalle torture subite durante la dittatura. La coppia vive in una casa isolata vicino al mare.

Una sera l’avvocato ritarda, ha forato una gomma della sua macchina, uno sconosciuto si ferma e lo accompagna a casa. A notte fonda lo sconosciuto torna a bussare alla porta degli Escobar. Nel cortese dottor Miranda, la Sig.ra Paulina crede di riconoscere il medico che anni prima l’ha torturata e stuprata sulle note di un quartetto di Schubert – La morte e la fanciulla – durante la prigionia. Certa di trovarsi davanti il suo torturatore, Paulina lo sequestra: vuole una confessione. Perché per sopportare la violenza della memoria, Paulina deve sperare in una liberazione. Quella che solo la parola del suo torturatore potrebbe darle. Perché l’angoscia del sopravvissuto è nel non poter dimenticare, ma anche nel vedere che gli altri dimenticano, rimuovono, non credono o non ascoltano più, come se si trattasse di un privato incubo notturno.

L’interrogatorio di Paulina dà luogo a un rovesciamento delle parti: i ruoli di vittima e di carnefice si ribaltano. L’uomo legato e imbavagliato sotto il tiro implacabile della donna subisce un processo sotto gli occhi del marito, chiamato a svolgere il ruolo di avvocato difensore del dottor Miranda, convinto che se anche la confessione sarà estorta la verità continuerà a essere inafferrabile.

Ma soprattutto l’avvocato ritiene che il sequestro di persona e quel giudizio sommario celebrato in casa sua, screditeranno il lavoro della commissione e lui stesso come suo presidente, frenando forse irrimediabilmente la ricerca della verità. Ma sotto i suoi occhi si andrà formando pian piano la consapevolezza insostenibile, oltre ogni immaginazione, di quello che la moglie Paulina ha dovuto ripetutamente subire per non aver mai rivelato, nonostante le feroci torture, il suo nome, permettendogli di salvarsi e di sfuggire ai suoi aguzzini.

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