“Fortunata” di Castellitto

Agosto, periferia di Roma: la città è deserta. All’ombra del Gazometro, Fortunata si reca quotidianamente nelle case popolari del quartiere per messa in piega e shatush a ciascuna delle sue clienti-amiche.

È una donna sulla trentina, con una figlia di 8 anni e un grande sogno nel cassetto: aprire un salone di bellezza, guadagnare la tanto agognata stabilità economica e cambiare stile di vita.

Tuttavia deve fare i conti con le continue e indesiderate visite di Franco, il suo ex marito; queste spesso diventano vere e proprie aggressioni, minando la tranquillità e la già scarsa fiducia in se stessa di Fortunata.

A sostenerla nelle avventure di tutti i giorni è Chicano, il suo migliore amico che affronta a sua volta duri problemi di tossicodipendenza.

Jasmine Trinca è chiamata a vestire i panni di una donna energica, spensierata ma con un chiaro obiettivo, solare e nello tempo problematica che è accompagnata dalla violenza del personaggio di Edoardo Pesce e dal sostegno morale di Patrizio, psicologo infantile interpretato da Stefano Accorsi.

Con “Fortunata”, tratto da una storia della Mazzantini, Sergio Castellitto mette in scena una drammatica storia di riscatto e di inganno: anche quando la vita sembra essere dalla parte di Fortunata, ecco che la meschinità e l’egoismo dell’essere umano prendono il sopravvento contro una personalità, quella della protagonista, che coraggiosamente rappresenta la vita.

Giov. Mar. Amu.