Duecento anni dell’Infinito. Leopardi in mostra alla Biblioteca Nazionale

Arriva a Napoli la mostra “Il corpo dell’idea. Immaginazione e linguaggio in Vico e Leopardi“. Dal 21 marzo si potrà ammirare una vasta  selezione di preziosi originali accompagnati da rari testi del’500 e 700, e lo splendido Globo di Vincenzo Coronelli (1650 1718),  tutti provenienti dalla Biblioteca nazionale di Napoli. Esposti, in particolare, gli autografi della Scienza Nuova di  Giambattista Vico lo Zibaldone di pensieri, le Operette Morali, la Primavera, lo Stratone da Lampsaco, la Ginestra di Giacomo Leopardi.
Un posto d’onore occupa l’Infinito: in mostra l’autografo scritto da Leopardi nel 1819, notevole per le varianti proposte.
La mostra  apre, infatti, le iniziative per il BICENTENARIO  dell’ INFINITO indette dal Comitato nazionale (istituito lo scorso 30 gennaio dal Ministro dei Beni Culturali) nelle quali avrà un ruolo fondamentale la Biblioteca Nazionale di Napoli, luogo simbolo che conserva insieme alla prima stesura autografa della celebre lirica, il Corpus delle Carte Leopardiane lasciate da Giacomo all’amico Antonio Ranieri e pervenute nel 1907, dopo diverse dispute giudiziarie, alla biblioteca napoletana.
«La mostra sostenuta con il massimo impegno da questa direzionedichiara  Francesco Mercurio direttore della Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele IIIvuole, infatti, avvicinare il pubblico al pensiero dei due autori in grado di fornire risposte attuali ai grandi temi della società contemporanea, valorizzando e rendendo fruibile al tempo stesso il patrimonio scientifico posseduto da questa biblioteca
Realizzata con il sostegno della “Regione Campania”, l’iniziativa è stata organizzata dalla  Biblioteca nazionale di Napoli con il “Polo Museale della Campania – Palazzo Reale” e in collaborazione con il “Museo Archeologico Nazionale di Napoli” nel segno della proficua sinergia tra gli istituti del MIBAC.» «A partire dalle origini del mondo, la narrazione spiega Francesco Mercuriosi sviluppa attraverso un itinerario tra gli Dei, gli Eroi e gli Uomini. Mitologia, filologia e poesia si intrecciano attraverso le parole di Vico e Leopardi in un dialogo tra i due che sembra non appartenere ad un tempo e uno spazio finito, ma prosegue oltre, in un flusso senza soluzione di continuità, che giunge fino a noi, uomini del XXI secolo. »
Pregiate e rare edizioni a stampa del 500 e 700 testimoniano le fonti di autori classici e moderni che hanno ispirato le opere dei due pensatori, e completano il suggestivo dialogo ideale dei due autori, che partendo dagli autografi della Scienza Nuova di Vico, dello Zibaldone di pensieri, delle Operette morali, dell’Infinito di Leopardi, si rivolge agli dei e agli eroi rappresentati dalle testimonianze scultoree prestate dal Museo Archeologico Nazionale e dal Museo di Palazzo Reale. Un impianto scenico e multimediale crea  un’atmosfera emozionale che favorisce la comunicazione del messaggio di Vico e di Leopardi  e dei compositi contenuti antropologici, filosofici e poetici  fino alla visione della decadenza e della corruzione e alle diverse risposte che ognuno dei due autori consegna alla modernità.«Il contatto tra Vico e Leopardi si snoda tra mito e storia aggiunge  Francesco Mercurio, Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli in un viaggio che scandisce il tempo della narrazione. Il pensiero dei due autori diventerà, in tal modo, corpo vivo e presente anche graficamente prima come segno e poi come parola scritta. »
La mostra è allestita nella Sala Dorica ( al piano terra) di Palazzo Reale di Napoli ed è visitabile fino al 21 luglio.
Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele IIIIl corpo dell’idea. Immaginazione e linguaggio in Vico e Leopardimostra bibliografica, documentaria,iconografica, multimedialeNAPOLISala Dorica in Palazzo RealeLunedì – venerdì ore 10 – 17;  sabato, domenica e festivi 10-19; mercoledì chiuso.
Ingresso libero