“Domenico Rea e il Novecento italiano”

Tre giorni dedicati a uno dei più grandi scrittori del Novecento. Dal 9 all’11 novembre si svolgerà il Convegno internazionale “Domenico Rea e il Novecento italiano”, che inaugura le iniziative promosse dal Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita dell’autore, istituito dal MIBACT con l’obiettivo di avviare una nuova stagione critica e filologica in merito alla sua attività letteraria. Si parte il 9 novembre alle 10 nell’aula 3 dell’Edificio Centrale della Federico II con la prima sessione preceduta dai saluti istituzionali del Magnifico Rettore Matteo Lorito, della Prorettrice Rita Mastrullo, del Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Andrea Mazzucchi, del Presidente del Comitato nazionale Pasquale Sabbatino e di Lucia Rea.

La prima mattinata di lavori consentirà di immergersi nella Napoli vista con gli occhi di Rea attraverso la relazione di Matteo Palumbo, a cui segue un affresco della città reso attraverso il raffronto fra Rea e tre autori fondamentali della nostra letteratura novecentesca come Vittorini, Calvino e De Filippo: si tratta di una Napoli in cerca d’autore come evoca il titolo dell’intervento di Pasquale Sabbatino. La giornata si concluderà con Franco Contorbia, che costruirà – come recita il titolo della relazione – il profilo di Domenico Rea Tra giornali, riviste e editori. Il pomeriggio del 9 novembre alle 15, in aula Pessina, sarà animato da una conversazione tra Maurizio de Giovanni e Pasquale Sabbatino e dalle relazioni di Anna Nozzoli (‘Una vampata di rossore’: il passo lungo di Domenico Rea) e Anna Masecchia (Miluzza non va in città: la costruzione dello spazio tra Rea e Wertmüller).

Nella mattinata di mercoledì 10 novembre il Convegno si terrà presso la Biblioteca Nazionale di Napoli “Vittorio Emanuele III” (ore 10, Sala Rari). In quella sede verrà inaugurata la mostra itinerante Domenico Rea: appunti di vita, a cura di Lucia Rea con la collaborazione di Raimondo Di Maio. Seguiranno gli interventi di Lucilla Lijoi, I racconti dell’interregno (1943-1948), Gino Ruozzi, ‘Spaccanapoli’ e la letteratura italiana del 1947, Silvio Perrella, I lampi di Rea. Elogio delle forme brevi, Lorenzo Pone, “Note” di uno scrittore, presieduti da Rosa Giulio. Nel pomeriggio, alle 15, si ritorna all’Università nell’Aula Pessina dell’Edificio Centrale, per ascoltare gli interventi di Antonio Saccone, Domenico Rea interprete di Mastriani, Gianfranca Lavezzi, Don Mimì e Donna Maria: la corrispondenza epistolare tra Domenico Rea e Maria Corti e Antonio D’Orrico, Autointerrogatorio su Domenico Rea.

Il convegno, che segna la prima tappa delle celebrazioni del centenario della nascita di Domenico Rea, si conclude giovedì 11 novembre ancora all’interno dell’aula Pessina della Federico II per un’ultima sessione presieduta da Giancarlo Alfano, che ci introduce nell’ambiente linguistico della narrativa di Domenico Rea con le relazioni di Patricia Bianchi e Nicola De Blasi, nei suoi epistolari con l’intervento di Gloria Manghetti, nella drammaturgia grazie all’intervento di Vincenzo Caputo fino ad arrivare all’incontro virtuale e virtuoso fra Pasolini e Rea attraverso la relazione di Carlo Vecce. La conclusione dei lavori è affidata a Franco Contorbia, Matteo Palumbo, Pasquale Sabbatino e Vincenzo Salerno, che annunceranno il programma completo delle celebrazioni. Le cinque sessioni saranno trasmesse in streaming sul canale youtube dedicato al centenario (per tutte le informazioni e per i link di accesso cliccare qui).

Per partecipare in presenza ai lavori del convegno inviare una mail a comitatonazionalerea@gmail.com

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