Design collaborativo. Un incontro al Riot organizzato dal Contamination Lab

Progettualità è collaborazione. E condivisione.

Nuove frontiere in un’epoca di veloce, contaminata trasformazione, si aprono anche per il design. Di intelligenze che formano gruppo, diventano comunità, formano imprese e associazioni, con la collaborazione delle istituzioni per un progetto su città e spazi sociali, si discuterà giovedì 1 ottobre alle 18,30, al Riot Studio, Via San Biagio dei Librai, 39, durante la presentazione del volume Ezio Manzini, “Design, when Everybody Designs. An Introduction to Design for Social Innovation”, MIT Press 2015.

L’incontro è organizzato dal Contamination Lab di Napoli, in collaborazione con Riot Studio e Rural Hub. L’autore, tra i maggiori studiosi italiani e internazionali di design per l’innovazione sociale e la sostenibilità, Chair Professor di Design for Social Innovation alla University of the Arts London che ha lavorato nel campo del design per la sostenibilità, ha esplorato le potenzialità del design nell’ambito del design dei materiali negli anni ’80, del design strategico negli anni ’90 e del design dei servizi negli ultimi 10 anni, discuterà con Patrizia Ranzo, architetto e designer, professore ordinario di disegno industriale presso la Seconda Università degli Studi di Napoli;Alex Giordano, docente di Societing, Società delle Reti e Social Innovation presso l’Università Federico II e la IULM di Milano.

All’incontro interverranno Francesca Nicolais, fondatrice e manager di Riot Studio, Enrica Amaturo, direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II; Lello Savonardo, coordinatore scientifico del Contamination Lab Napoli.

L’incontro si colloca nell’ambito delle attività del Contamination Lab Napoli, promosso dal Dipartimento di Scienze Sociali dell’Ateneo Federico II e finanziato dal MIUR e dal MISE, un luogo di contaminazione tra studenti di discipline diverse che ha lo scopo di promuovere la cultura dell’imprenditorialità, dell’innovazione e del fare, l’interdisciplinarietà e nuovi modelli di apprendimento. Il CLab Napoli intende proporsi come strumento di raccordo tra il territorio, le imprese e le istituzioni culturali, fornendo le chiavi interpretative e gli strumenti più efficaci per valorizzare le diverse forme di creatività giovanile al fine di promuovere nuove forme di imprenditoria innovativa.

Per maggiori informazioni: www.clabnapoli.it