A Roma il Maker Faire Rome

Il PRISMA Lab e il centro ICAROS rappresenteranno l’eccellenza federiciana nel campo della robotica portando in mostra le ultime novità della ricerca alla Maker Faire Rome dall’8 al 10 ottobre 2021. Un’edizione speciale in forma ibrida, in presenza e online, che vedrà maker, imprese, scuole, università, centri di ricerca, innovatori, artisti e musicisti, appassionati di ogni età, condividere conoscenze e scoperte innovative. L’evento è organizzato con l’Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti (I-RIM) che con la tre giorni di I-RIM 3D offre alle università, ai gruppi di ricerca e alle aziende che producono macchine intelligenti e robot, la possibilità di mostrarli agli addetti ai lavori e a un più vasto pubblico.  In questa cornice il team del PRISMA Lab presenterà un sofisticato drone anfibio sviluppato per PLaCe, un progetto di ricerca finanziato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione 2014-2020 del MUR che mira a sperimentare, per la prima volta a livello nazionale, tecnologie e soluzioni d’avanguardia per il riutilizzo ecosostenibile di piattaforme offshore di petrolio e gas alla fine della loro fase produttiva. Il drone è dotato di numerosi sensori in grado di monitorare specchi d’acqua in volo e in profondità, sarà infatti integrato con una stazione per misurazioni ambientali in-situ. Attualmente, spiega il professore Vincenzo Lippiello, responsabile scientifico del progetto: “la stessa operazione richiede il noleggio di una imbarcazione, il raggiungimento della sede e il prelievo di ampolle di campioni marini a diverse profondità. La nostra soluzione consentirà, operando comodamente da remoto o programmando un volo in piena autonomia, di misurare sul posto la temperatura, il PH, la salinità, la fluorescenza e il PAR (Photosynthetically Active Radiation) fino a una profondità di 50 metri. Inoltre, quando il drone sarà in volo, verranno acquisite immagini multispettrali per la mappatura del fitoplancton su grandi aree e per il monitoraggio di riserve marine protette rispetto a intrusioni non autorizzate di imbarcazioni e sommozzatori. Inoltre, stiamo sviluppando una base di ricovero in grado di ospitare e proteggere il drone dalle intemperie in caso di installazione in aree di difficile accesso, come le piattaforme off-shore o anche aree montane, siti strategici, per monitoraggi H24”. Il Progetto PlaCe è condotto da un consorzio composto da 6 istituti di ricerca universitaria, uno spin-off e un grande partner industriale nel settore oil & gas come ENI. Il team del centro di ricerca interdipartimentale ICAROS diretto da Bruno Siciliano presenterà alcune soluzioni nell’ambito del filone di ricerca sulla robotica chirurgica mini-invasiva, con particolare riferimento all’automazione delle procedure chirurgiche assistite dai robot. In particolare, la professoressa Fanny Ficuciello, responsabile scientifico della ricerca presso il laboratorio di robotica del centro ICAROS, mostrerà PRISMA Hand II, una mano antropomorfa pensata per essere testata come protesi sui pazienti amputati. La mano robotica è in grado di afferrare e manipolare oggetti ed è dotata di sensori tattili applicati a livello dei polpastrelli per regolare la forza di contatto. Nell’ambito del filone di ricerca sulla chirurgia robotica, verrà presentata MUSHA Hand II una mano in miniatura di 2.5 cm a tre dita per gli interventi in laparoscopia pensata per i sistemi robotici attualmente in uso come il da Vinci e dotata di sensori di forza che restituiscono al chirurgo sensazioni garantendo un’interazione sicura con gli organi.
“Il design bio-ispirato di strumenti per la chirurgia e la riabilitazione è la chiave verso la realizzazione di dispositivi con elevata destrezza e dotati di intelligenza incarnata, ossia che risiede nel corpo, grazie a elasticità e sensibilità distribuiti nella struttura fisica. Per controllare in maniera ottimale strumenti e robot che hanno una interazione fisica molto stretta con l’uomo, ossia che agiscono all’interno del corpo umano o che ne costituiscono un prolungamento di parti di esso, è fondamentale utilizzare l’intelligenza dell’uomo e del robot insieme. Con il termine controllo condiviso indichiamo una struttura di controllo in cui parte dell’autonomia del sistema è governata dall’uomo e parte dall’intelligenza artificiale del robot. L’obiettivo è quello di aumentare le performance preservando la sicurezza e l’affidabilità.” Nell’ambito di I-RIM 3D il professor Siciliano parteciperà il giorno 8 ottobre a un workshop di robotica educativa intesa come strumento per l’educazione inclusiva con il contributo “La robotica come collegamento tra scuola, università e società” e il giorno 9 terrà una plenaria sul tema “Manipolazione e controllo di robot: scenari e sfide” nella quale presenterà i risultati del gruppo PRISMA con riferimento alle tecnologie abilitanti del Programma Nazionale della Ricerca 2021‒2027 per l’ambito Robotica, redatto dal gruppo da lui coordinato per il Ministero dell’Università e della Ricerca.