A Pompei il classico è contemporaneo

Dal 22 giugno al 23 luglio Pompei si veste di classicità con le grandi tragedie greche e latine.

Nel Teatro Grande dell’area archeologica andranno in scena cinque grandi testi della drammaturgia antica. Gli autori scelti sono Eschilo, Sofocle, Euripide, Seneca che saranno rappresentati, con tutta probabilità, nel luogo in cui furono messi in scena già in epoca romana, intriso di fascino e cultura.

Il sipario per ogni spettacolo si alzerà alle 20.30: si comincia, dal 30 giugno al 2 luglio, col Prometeo di Eschilo, un debutto in prima nazionale, con protagonista, nei panni del grande e misterioso personaggio mitologico, l’attore Luca Lazzareschi.

Si prosegue, il 5 e 6 luglio, con “Antigone. Una storia africana”, di Jean Anouilh da Sofocle. Recitato in lingua francese, l’allestimento firmato da Jean Anouilh proviene dal Senegal ed ambienta il grande apologo sofocleo sulla giustizia nella realtà africana contemporanea.

Dal 14 al 16 luglio: “Baccanti”, la tragedia euripidea messa in scena da Andrea De Rosa.

Infine il 22 – 23 luglio: “Fedra” di Seneca, due rappresentazioni, che concludono il ciclo di questa suggestiva rassegna.

Fra. And.