Inizia la stagione del Mercadante

Con il debutto in prima nazionale al Teatro San Ferdinando di mercoledì 18 ottobre dello spettacolo “Uscita di emergenza” Manlio Santanelli interpretato da Mariano Rigillo e Claudio Di Palma al via la Stagione del teatro di Piazza Eduardo De Filippo 20.

Lo spettacolo, con la regia di Di Palma, resterà in scena fino al 5 novembre.

Primo testo del 1978 di Manlio Santanelli – con Annibale Ruccello e Enzo Moscato protagonistidella stagione della nuova drammaturgia napoletana post-eduardiana degli anni ’80 – Uscita diemergenza andò in scena per la prima volta proprio al Teatro San Ferdinando di Napoli nelnovembre del 1980, interpretato da Bruno Cirino e Nello Mascia. Al nuovo allestimento del testo, che vede in scena Mariano Rigillo nel ruolo di Cirillo e Claudio Di Palma in quello di Pacebbene su regia dello stesso Di Palma, il Teatro Stabile di Napoli-TeatroNazionale affida l’apertura, il 18 ottobre 2017, della nuova Stagione del Teatro San Ferdinando diPiazza Eduardo De Filippo. L’allestimento si avvale delle scene di Luigi Ferrigno, dei costumi di Marta Crisolini Malatesta,delle luci di Gigi Saccomandi e delle musiche di Paolo Coletta. Uscita di emergenza – opera tra le più frequentate dello scrittore con decine di allestimenti in Italia e all’estero, vincitore del Premio Idi 1981 e del Premio della Critica Teatrale 1982 – affronta i temi fondamentali del drammaturgo napoletano come la solitudine, l’incomunicabilità tra gli individui, la precarietà dell’esistenza umana.

Il testo racconta la vicenda di Cirillo e Pacebbene, due conoscenti che per motivi diversi si sonoritrovati entrambi soli e senza dimora e decidono di andare a vivere in una casa di un quartiere diNapoli evacuato a seguito di un forte terremoto.

«L’Uscita di emergenza di Santanelli – annota il regista Claudio Di Palma – racconta, senzaconsolazioni di comodo, del sopraggiungere di un abbandono inesorabile, dell’avvio di un fatale smembramento delle identità. Ecco allora che, nella messa in scena immaginata, un grandelastrone marmoreo, forse staccatosi dalla parete di un’antica chiesa, o teatro, ha schiacciato lastatua del Corpo di Napoli. Non c’è più religione, non c'è più teatro, non c’è più città. Tutto è collassato nel vuoto del sottosuolo.

L’abbandono si è ultimato, le identità già perdute. E il monolite, segno e simbolo di un devastante sommovimento tellurico, è diventato adesso l’altare dei giochi perversi, ironici e drammatici di due disperati sopravvissuti: Cirillo e Pacebbene. Uno exsuggeritore, l’altro ex sacrestano, nella loro vita, hanno sempre usato le parole come riflessi delleparole di altri. Anche ora, schiacciati dal crollo della città che è intorno a loro, pronunciano parolesenza misura o metodo, sperano forse che quelle parole siano l’uscita dall’emergenza. Le loro parole, però, per quanto ancora apparentemente vitalissime sembrano soltanto riverbero inerziale di parole passate e già finite». Orario di inizio rappresentazioni18, 20, 24, 27, 31 ott. e 3 nov. ore 21.00; 19, 25, 26 ott. e 1, 2 nov. ore 17.0021, 28 ott. e 4 nov. ore 19.00; 22, 29 ott. e 5 nov. ore 18.00Info www. teatrostabilenapoli.it|tel. 081.5524214Biglietteria Teatro San Ferdinando tel. 081.292030 e 081.291878 |biglietteria@ teatrostabilenapoli.it