L’orologio dello scalone della Minerva torna a scandire il tempo

L’orologio dello scalone monumentale della Minerva fu realizzato nella seconda metà dell’800 dal Cavaliere Alfonso Curci, che aveva fondato a Napoli una fabbrica di orologi da torre.

L’orologio, ormai in disuso, fu donato dal rettore Professore Carlo Ciliberto al Signor Salvatore Ricci, maestro orologio di San Marco di Cavoti (BN), rinomato collezionista, installatore e manutentore di orologi da torre. La collezione del signor Ricci fu acquistata dal CNR, che ha allestito un museo scientifico dedicato alla misura del tempo con sede a San Marco dei Cavoti. Oggi è possibile ammirare l’orologio dello scalone della Minerva, perfettamente riparato, in una delle sale del museo, dove per la sua rilevanza tecnica è utilizzato a scopo didattico.

Attualmente l’orologio dello scalone della Minerva è messo in movimento da una moderna macchina elettronica radiocontrollata.

L’orologio ha un telaio portante orizzontale in ferro fabbricato con un processo di fusione di dimensione 130 cm x 44 cm e ha un’altezza di 72 cm. Il pendolo ha una lunghezza di 132 cm.

Le ruote dentate sono in ottone, anch’esse realizzate con un processo di fusione e successiva tornitura e fresatura per la realizzazione dei denti. Gli alberi su cui sono calettate le ruote e i tamburi su cui si avvolgono le corde che sostengono i contrappesi sono in ferro.

Il treno del tempo e i due treni della suoneria sono costituiti ognuno da quattro ruote, anziché le tre ruote che solitamente si riscontrano: ciò permette una maggiore autonomia di corsa dell’orologio e riduce il numero di cariche.

L’orologio presenta due ruote partitorie, non solo per il treno della scansione delle ore, ma anche per il treno della scansione dei quarti. Le ruote partitorie sono ruote dentate opportunamente sagomate per azionare la suoneria al tempo debito. La ruota partitora destinata al treno dei quarti permette di scandire quattro rintocchi dei quarti allo scoccare di ogni ora.

La trasmissione del moto dai treni della suoneria alle due ruote partitorie avviene per mezzo di pignoni ad alette. Le due coppie pignone-ruota partitora sono dotate di un ingegnoso sistema di verifica della messa in fase delle suonerie. Su un dente del pignone, infatti, è visibile una punzonatura che durante la rotazione della coppia pignone-ruota deve trovarsi allineata alla rispettiva punzonatura realizzata sulla ruota partitora.

L’orologio dispone di un quadrante spia di riferimento interno per la regolazione dell’ora, suddiviso in 60 settori. La trasmissione del moto dal treno del tempo al quadrante spia avviene attraverso due ruote dentate ad assi ortogonali.

L’orologio dispone al centro di un treno di ruote per la scansione del tempo e lateralmente di due treni di ruote per la scansione della suoneria, per i quarti e per le ore. Le ruote del treno del tempo sono posizionate in verticale l’una rispetto all’altra; le ruote dei treni della suoneria sono posizionate in maniera originale, con assi sfalsati l’una rispetto all’altra.

I treni della suoneria sono predisposti in modo che suonino prima i quarti e poi le ore (gran suoneria all’austriaca). Ogni treno è dotato di contrappeso in pietra con ricarica manuale. Il meccanismo di scappamento è del tipo a rinculo.

Il pendolo è realizzato in modo da compensare le variazioni di lunghezza dovute alle escursioni termiche, rendendo l’orologio più preciso. Le dilatazioni o le contrazioni termiche, infatti, modificano il tempo di oscillazione del pendolo, il che si ripercuote sulla precisione della scansione del tempo. Per arginare tale problema il pendolo è costituito da tre aste: l’asta centrale è in acciaio, le due aste laterali sono in bronzo. Mentre l’asta centrale è fissa, quelle laterali sono libere di allungarsi o accorciarsi: nel caso di dilatazioni o contrazioni termiche le due aste laterali attivano due leve che ruotando fanno in modo che globalmente il baricentro del pendolo sia sempre alla stessa quota.

La trasmissione del moto tra le ruote dentate avviene per mezzo di pignoni calettati sugli alberi delle ruote stesse. I pignoni dell’orologio sono sia ad alette, cioè costituiti da ruote dentate di piccolo raggio, con denti allungati nella direzione dell’asse di rotazione, sia a gabbia di scoiattolo con pioli liberi di ruotare su loro stessi. uadrante spia di riferimento interno per la regolazione dell’ora, suddiviso in 60 settori. La trasmissione del moto dal treno del tempo al quadrante spia avviene attraverso due ruote dentate ad assi ortogonali.