“Frank”. Il volto surreale della musica


Frank
è un film del 2014 diretto da Lenny Abrahamson. Presentato al Sundance Film Festival 2014.

Jon, interpretato da Domhnall Gleeson, è un aspirante musicista o per meglio dire un “talento della musica” che come molti, passa le giornate alla ricerca dell’ispirazione giusta. Da ogni evento o persona della propria quotidianità, cerca di trarre idee per nuove composizioni che puntualmente si riveleranno un fallimento. Ecco che quindi, quando tutto sembra perso; si trova per caso a sostituire il tastierista di una band a lui ignota, dal nome impronunciabile: i Soronprfbs; gruppo irrequieto e pieno d’invettiva, capitanato da Frank (Michael Fassbender) rispettivamente voce, compositore e leader della band.

L’attore irlandese di origine tedesca in questa pellicola sorprende anche come cantante. Superlativo. Perfetta dimostrazione che un bravo attore, può essere intonato e cantare in un film, rivelandosi come puro talento canoro. Anche con la maschera in viso, trasuda tutto il suo carisma. Il suo Frank è un leader affabile e misterioso, un trascinatore, pura forza del genio e fragilità di chi ha bisogno di sentirsi amato.

Tutto è basato sul memoir dello scrittore gallese e rappresentante del gonzo journalism Jon Ronson. Si ispira liberamente al personaggio di Frank Sidebottom, alter ego del musicista e comico inglese Chris Sievey, e ad altri musicisti “outsider” e sperimentatori come gli statunitensi Daniel Johnston e Captain Beefheart. Non c’è da sorprendersi se i testi dei Soronprfbs, sono folli e geniali allo stesso tempo: La loro perpetua instabilità permettono di creare spettacoli che spesso si trasformano in involontarie performance-art. Il dubbio esistenziale su cosa significhi successo, nelle sue mille declinazioni, tra sorrisi e lacrime; un film inevitabilmente surreale che con intelligente senso critico della realtà, mettendo a nudo i malati meccanismi della nostra società; sul dono e la maledizione di nascere musicista e sul sacrificio di chi si ritiene tale, senza esserlo. “Il talento l’ha sempre avuto, la sofferenza semmai l’ha rallentato”.

Lu. No.