The Drop. Ancora un capolavoro da Michael R. Roskam

Mafia, denaro sporco, rapine, tradimento, sangue e Brooklyn: sono questi ingredienti ben noti al cinema americano.

Il regista belga Michael R. Roskam (dopo il duro Bullhead) si confronta con tutta questa tradizione cinematografica, rielaborandola in maniera personalissima in “Chi è senza colpa (The Drop)” da ora nelle sale italiane.

La storia ruota attorno al placido Bob (interpretato da Tom Hardy) gestore con il vecchio Mav (James Gandolfini) di un bar legato al traffico di denaro riciclato. Un furto inaspettato a questa “banca della malavita” tuttavia, porterà la situazione a temperature a dir poco scottanti e lo stesso Bob potrebbe essere costretto a riaprire un capitolo ormai chiuso della sua vita.

Roskam trasforma quello che poteva essere un tradizionale mafia movie in un’ampia quanto toccante riflessione sul comportamento dell’uomo, sulla sua inclinazione all’inganno e sulla ricerca di una salvezza (fisica e spirituale), forse, già negata in partenza. La sua è una regia che sfrutta, innanzitutto, la forza di una raffinata scrittura.

Lo sceneggiatore, Dennis Lehane (autore di Mystic River e Shutter Island) è infatti come un sapiente ragno: tessitore di complesse storie, riesce sempre a catturare lo spettatore, irretendolo nelle raffinatissime costruzioni dei suoi dialoghi. Un valore che si aggiunge a quello del magnifico cast: Tom Hardy si conferma uno degli attori più interessanti e versatili del recente cinema americano.

La sua interpretazione contribuisce alla riuscita di “The Drop” con uno stile di recitazione essenziale e mai scontato.

The Drop ci offre anche l’ultima performance di un grande James Gandolfini, scomparso nel 2013, che conferisce un tocco shakespeariano a questo complesso ed atipico mafia movie, dimostrazione di come a volte scrittura, regia e recitazione possano felicemente confluire.

Mich. Ass.