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La musica al tempo del digitale secondo Iggy Pop

“Musica gratuita nella società del capitalismo”, è l’argomento della quarta edizione della John Peel Lecture, seminario che BBC Radio 6 dedica ogni anno alla figura di John Peel, storico speaker radiofonico britannico scomparso nel 2004, tenutasi in Inghilterra il 13 ottobre scorso.

A tenere la lezione di quest’anno è stato Iggy Pop, “l’Iguana”, storico leader degli Stooges e icona del rock da più di quarant’anni, il quale ha anche ammesso di non aver mai tenuto seminari prima dell’evento.

L’artista, parlando per circa un’ora, ha affrontato il rapporto tra nuove tecnologie, pirateria e industria musicale, soffermandosi sulla crisi che quest’ultima sta attraversando negli ultimi anni, e condannando come cause sia i giri d’affari della contraffazione sia l’avidità dimostrata per anni dalle major.

Iggy Pop ha lodato l’iniziativa di Thom Yorke, frontman dei Radiohead, che ha da poco pubblicato il suo ultimo album solista distribuendolo a pagamento tramite BitTorrent, piattaforma usata di solito a scopi illegali, e ha criticato la recente collaborazione tra U2 e Apple, che ha distribuito gratis a tutti gli utenti di iTunes l’ultimo album della band irlandese, tra le varie polemiche che, secondo il musicista, sono una reazione naturale dei milioni di utenti che si sono visti costretti ad accettare l’offerta senza possibilità di scelta.

Durante il seminario non sono mancati aneddoti sulla vita privata e sulla carriera del rocker -ormai sessantasettenne- che ha poi parlato di alcuni spot pubblicitari di cui è stato protagonista, affermando: “Se dovessi dipendere solo dalle vendite dei dischi, dovrei lavorare al bancone dei locali in cui vado a suonare”.

Andr. Casc.

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