Ti prendo e ti porto via di Ammaniti

Esce in edizione economica per Oscar Mondadori, Ti prendo e ti porto via, (pag. 452, € 9.50) romanzo che al suo decimo compleanno dalla pubblicazione non muta assolutamente di fascino e attrazione anche per i lettori abituati al lieto fine.
Protagonista è  la solitudine sapientemente analizzata in tutte le sue declinazioni e che spinge i protagonisti ad evadere da una realtà, quella di Ischiano Scalo, dove ognuno è solo, ma fa fatica a rendersene conto.
È solo Pietro Moroni, dodicenne timido e introverso che vive completamente ignorato dalla famiglia e dal resto del suo piccolo mondo adolescenziale.
È sola Flora Palmieri, la sua insegnante di Italiano, che impegnata a prolungare la vita della madre affetta da sclerosi, non si è resa conto di aver perso la sua di vita. È solo Graziano Biglia, playboy incallito dal curriculum fitto di viaggi, persone ed esperienze sessuali al limite del piacere. Ed è sempre stata sola Gloria, figlia viziata e strapotente, che trova nel suo amico di infanzia il primo limite fra lei e il mondo.
Le loro storie, come in un chiasmo assoluto e perfetto, si intrecciano a dispetto delle differenze e dei mondi distanti ai quali appartengono. Un sentimento intimo, che non è amore, ma una specie di consapevolezza, che conosce chi sa di condividere con l’altro la stessa condizione, li unisce.
E Ammaniti narra la storia di questa unione catturando completamente l’attenzione del lettore, grazie alla sua capacità di introspezione e alla sua sensibilità per gli ibridi, come se la vera fantascienza fosse nella vita reale, nei legami incomprensibili che essa sa creare.

(R. S. B. )