La ragazza dai capelli strani di David Foster Wallace

“La ragazza dai capelli strani” è il titolo di una raccolta di racconti scritti 1991 da David Forster Wallace, recentemente suicidatosi.
L’autore, uno dei più importanti scrittori postmoderni di seconda generazione, riesce in questi scorci di vita quotidiana, presentati attraverso una galleria di personaggi, famosi e non, a tracciare il percorso della ricca e composita società americana.
Il pregio più grande è senza dubbio quello stilistico, che riesce a esprimere nel migliore dei modi possibili, la penna acuta, ironica e sensibile dell’autore. Non è un caso infatti, che nell’ultima edizione, pubblicata nel 2003 da minimum fax, l’introduzione sia stata curata da Zadie Smith, una giovane e talentuosa scrittrice inglese, che esalta il potere comunicativo della scrittura di Wallace e la sua importanza per chiunque voglia avvicinarsi alla letteratura contemporanea.
Tra i racconti più belli, ricordiamo “Piccoli animali senza espressione”, una storia carica di sentimenti che si scontrano con la dura realtà/finzione televisiva; “Da una parte e dall’altra”, storia d’amore scritta a quattro mani e “Lyndon”, il privato, molto privato, di un uomo politico, il presidente americano Johnson.
Uno dei temi che ritorna indiscutibilmente è la debolezza dell’essere umano e il suo rapportarsi al mondo dei media, sia stampa che tv, nella forma sempre più vicina a quella di un mostro temuto, come succede alla protagonista di “La mia apparizione”, un’attrice di serial tv che vive l’ansia e la curiosità insieme, di prendere parte allo show di David Letterman.
Fotografare il mosaico americano non è una cosa facile, ma quest’impresa, teoricamente impossibile, Wallace non soltanto la affronta, ma riesce a superarla a pieni voti.

(F. A.)